Quantcast
×
 
 
25/11/2021 08:03:00

Sicilia, il pentimento del no vax sul necrologio

 Da «No Vax» convinto, la sua conversione al vaccino l’ha fatta scrivere a grandi lettere quando era ormai troppo tardi: nel manifesto-necrologio che annunciava la sua morte. Giuseppe Giuca aveva 66 anni e viveva nella frazione Belvedere di Siracusa. Agli amici del bar della piazza ripeteva le cose che dicono tutti i «no vax»: il Covid non esiste, il vaccino è un affare delle case farmaceutiche. Poi il signor Giuseppe si è ammalato, ed è finito nel reparto di rianimazione dell’ospedale Umberto I di Siracusa.

Due settimane tra alti e bassi - riporta La stampa - nel tentativo dei medici di strapparlo alla morte. Infine, quando lui stesso ha capito che non c’era più nulla da fare, ha chiesto alla dottoressa che lo aveva in cura di appuntarsi le parole che le avrebbe dettato, affinché venissero scritte sul suo necrologio: «Se avessi creduto alla Pandemia... Se avessi creduto al Covid... Oggi racconterei una storia diversa ma non "questa" storia».

La sua ultima volontà è così apparsa sui manifesti funebri che vengono affissi sui muri soprattutto nei piccoli centri della Sicilia. Lunedì scorso nella chiesa di San Sebastiano, a Belvedere, c’è stato il funerale. E il parroco che ha celebrato la messa, don Salvatore Caramagno, lo ha «assolto» così: «A volte nella vita si fanno delle scelte sbagliate; la sua morte diventa segno di speranza per quello che ha voluto venisse scritto. Riconoscere i propri errori dicendo agli altri di stare attenti a non fare lo stesso errore diventa una luce da seguire».


Anche una nipote, parlando in chiesa davanti alla bara, ha voluto riconoscere che quella posizione intransigente era sbagliata: «Quel Covid che non ci riguardava ha bussato alla porta di casa e ha sfondato tutto». Anche la madre 93enne di Giuca si è ammalata, ma ora è fuori pericolo. Dicono che al bar di Belvedere, dove gli amici del signor Giuca si dividevano tra chi per mesi ha cercato di convincerlo a vaccinarsi e chi gli dava ragione, alcuni irriducibili abbiano cambiato idea e abbiano deciso di andare a vaccinarsi: «Non potevamo non ascoltare la sua ultima volontà».