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23/12/2021 11:09:00

Falsi vaccini a Palermo, si indaga su altri operatori sanitari infedeli

 L'infermiera infedele, che a Palermo faceva finta di somministrare i vaccini in cambio di soldi, non agiva da sola. E' quanto ipoteizzano gli investigatori che stanno indagando anche sui complici e su altri sanitari che si facevano pagare dai no-vax per fingere le somministrazioni.
Il caso ha fatto il giro d'Italia dopo gli arresti ordinati dalla procura di Palermo ed emessi nei giorni scorsi dalla Polizia.


I fermati sono l'infermiera Maria Lo Brano, 52 anni, detta Ivana, il commerciante Giuseppe Tomasino di 48 anni, e Filippo Accetta, 52 anni, passione leghista e leader dei no-vax.

L'infermiera all'hub vaccinale spruzzava il vaccino in una garza, sprecando così una dose, appuntava la siringa ormai vuota nel braccio dei no-vax paganti e il gioco era fatto per consentire il rilascio del green pass.
Secondo quanto emerso dalle indagini, e dalle intercettazioni, l'infermiera avrebbe percepito 100 euro per ogni vaccino finto. Nell'interrogatorio di garanzia l'infermiera, al gip Donata Di Sarno, ha negato di aver preso soldi. Ma la circostanza emerge dalle conversazioni tra Accetta e gli altri no-vax. Accetta, tra l'altro, si trovava a Matera al momento dell'esecuzione del provvedimento: è commerciante di dolciumi, era lì per una fiera, e si è fatto il viaggio e l'evento con un Green pass generato da una non-vaccinazione, anche su questo i poliziotti potrebbero formulare altre accuse.
Ma dall'indagine vengono fuori elementi che fanno ipotizzare la partecipazione di altri sanitari al giro di vaccini falsi. La Lo Brano dopo la prima dose avrebbe avuto intenzione di aumentare il compenso. Tomasino, che avrebbe fatto da mediatore, e si intende che oltre alla Lo Brano ci sarebbe stato un altro operatore infedele a cui rivolgersi: “ragazzi la seconda secondo me la dobbiamo fare però quella mi ha fatto capire che da quella parte ci fa risparmiare, capito? Io sto ascoltando le campane”, spiega Tomasino ad Accetta. Un'altra intercettazione fa ipotizzare il coinvolgimento di altri sanitari. Tomasino e Accetta parlano con un'altra donna che definisce i piani per la finta vaccinazione di uno dei figli del leader no-vax: “allora ti do una risposta per il 24, però lui si muoverà solo con il dottore, da solo mai più, la seconda dose, perchè subentriamo noi, a voi Ivana vi aveva detto quattro per tutti? Io parlo col dottore....”. Altre persone, quindi, avrebbero guadagnato con le finte vaccinazioni,