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24/01/2022 13:07:00

Covid, controlli dei Nas per la truffa del tampone

La truffa del momento legata alla pandemia è quella dei tamponi. Ieri 11 squadre dei Nas sono state impegnate in tutta Italia a verificare l'identità delle persone che si sottopongono al test venga accertata con tessera sanitaria ma anche con documento di identità, cosa che non avviene quasi mai. 

 I controlli hanno puntato a verificare eventuali irregolarità legate ai documenti di identità e codici fiscali di chi si presenta per fare i tamponi. Il servizio è stato deciso dopo l'aumento di casi di positivi che si sono presentati con il codice fiscale di amici e conoscenti no vax in modo da fare risultare anche loro positivi e successivamente guariti. 

Nelle farmacie e nelle strutture dove vengono effettuati i test gli operatori sono, infatti, "tenuti a controllare l'identità delle persone che si sottopongono al test, essendo un trattamento sanitario che si conclude con un referto", spiega Pignatelli. Sono 11 le squadre dei Nas impegnate, spiega Pignatelli, per verificare che l'identità delle persone che si sottopongono al test venga accertata con tessera sanitaria ma anche con documento di identità. "Abbiamo constatato - spiega il comandante - che a volte per questioni di rapidità non veniva riscontrata identità della persona, e questo si prestava ad abusi: c'era chi si presentava con la tessera sanitaria di altri. Tra gli abusi possibili quello di sottoporre a tampone persone positive con più tessere sanitarie in diverse farmacie, per far emettere Green pass a nome di soggetti non immunizzati". Pignatelli spiega però che c'è stata la massima collaborazione da parte delle farmacie: "I punti tampone bloccati sono pochi, e non per ragioni dovute alla truffa dei falsi positivi".

Sul business di laboratori di analisi e farmacie prese d’assalto per i test anti-Covid, e attorno ai quali si registra  un giro d'affari per i test anti-Covid, solo in Sicilia da 4,13 milioni, potete leggere qui la nostra inchiesta