Alcuni giorni fa un incendio ha colpito il ristorante? Moltivolti ?situato nel quartiere multietnico di Ballarò, nel cuore della città.
Ristorante, ma anche associazione di volontariato e spazio per il co – working. A dare l’allarme di mattina alle sei è stato un addetto alle pulizie: "Ci ha fatto sapere che era tutto pieno di fumo, non si vedeva nulla – spiega, Giovanni Zinna, il socio fondatore - mi sono precipitato al locale e mi sono reso conto che tutta la parte della sala era sciolta dal fuoco". L'incendio è arrivato in un momento critico per Moltivolti che in questi due anni di crisi , causata dalla diffusione del Covid, non ha licenziato nessun dipendente. E’ da escludere l’ipotesi dolosa. A causare l'incendio, tra le due e le cinque del mattino, forse un cortocircuito.
"Non sappiamo bene da dove è partito l'incendio - continua Zinna - attualmente non ci sono elementi per dire che sia un dolo. Non abbiamo ricevuto minacce, non c'è ragione di pensare a un atto intimidatorio".
Lo scenario che si vede entrando è sconfortante: le pareti annerite, le sedie rotte, i tavoli rovinati dalle fiamme.
?Entrando ho sentito come un tonfo al cuore. Tanti sacrifici andati in fumo. Mi sono precipitato subito in cucina...le fiamme lente l’hanno in parte risparmiata, ma vedere quelle pareti nere è stato un dolore difficile da spiegare con le parole - ci racconta Shapoor Safari ,il cuoco del ristorante - ma è fiducioso :“dobbiamo tornare più forti di prima. Moltivolti è un luogo di inclusione, di incontro, di scambio di culture diverse. A mangiare vengono tanti turisti e anche palermitani ?.
?Adesso sarà difficile rialzarsi?
Il danno è ingente e ammonta a circa 50 / 60 mila euro. Ma la generosità non si è fatta attendere, la stessa che poco tempo fa ha aiutato con una raccolta fondi la famiglia di Shapoor a tornare dal Pakistan e ora è con lui a dargli conforto.
L’associazione? Libera contro le mafie? ha infatti lanciato una raccolta fondi per consentire un recupero immediato delle attività lavorative e sociali dopo l'incendio che ha gravemente danneggiato il ristorante e ?Oggi è una buona giornata - ci fanno sapere attraverso la pagina facebook di Moltivolti- Stamattina, mentre l'ammontare dei danni prendeva forma, abbiamo ricevuto la telefonata dei nostri compagni di strada di Libera Palermo contro le mafie :
In 48 ore la campagna lanciata in nostro favore ha raccolto 55mila euro da 940 bonifici.
Una cifra enorme, inaspettata, quasi la metà della montagna che dovremo scalare per ricominciare a lavorare e ad accogliervi nel nostro ristorante.
Da domenica mattina non ci siamo potuti permettere di fermarci un istante a riflettere, motivati nel prendere di petto una situazione prima di esserne travolti.
Grazie a voi oggi guardiamo fuori, respiriamo e ci rigettiamo nella sfida della riapertura con la conferma che non siamo soli, che al nostro fianco c'è un mondo intero che non vediamo l'ora di riabbracciare? -ci fanno sapere attraverso la pagina facebook di Moltivolti-
Per partecipare alla campagna di Libera:
CONTO CORRENTE: Libera Palermo
IBAN: IT27J0501804600000011253176
FILIALE: Banca Popolare Etica Palermo
CAUSALE: Sostegno Moltivolti Palermo
?Libera in quanto associazione di associazioni e che ha sede nel comitato provinciale di Palermo - ha detto Carmelo Pollichino, presidente Libera Palermo - ha deciso di sposare questa campagna di solidarietà e di attivare tutta la rete locale e nazionale offrendo i propri canali per cercare di far ripartire prima possibile il progetto di comunità che ha dato senso alla nostra presenza e che dà senso a tante realtà che oggi vivono questo quartiere".
Tanta solidarietà anche attraverso migliaia di messaggi da parte di molta gente che magari non è mai andata al ristorante a gustare piatti siciliani, africani e mediorientali, ma ha capito quanto importante sia un luogo come quello di Moltivolti , uno spazio pensato e strutturato per offrire dignità , cittadinanza e valore a partire dalla diversità.
"Sono migliaia i messaggi arrivati – spiega Claudio Arestivo, altro socio fondatore, ai quali non siamo riusciti a rispondere del tutto e sono anche migliaia le persone che ci hanno proposto di dare una mano concretamente con donazioni o venendo a pulire il locale o sbracciandosi in qualche modo. Chiaramente dovremo attrezzare le migliori professioanlità per rimettere in sesto un posto che attualmente un posto che è semidistrutto. Da un lato è stato davvero un colpo perche' è il frutto di anni e anni di lavoro, fatiche e una costruzione fatta nel tempo".
Dorotea Rizzo