Ultimi giorni di stato d’emergenza Covid in Italia. Molte cose cambiano dal primo Aprile. Ma non cambia la quarantena.
Il decreto che contiene le ultime misure sul Covid, in vigore a partire dal primo aprile, infatti, prevede per i positivi che possano uscire dalla quarantena con un tampone negativo, senza citare un numero minimo di giorni. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, chiarisce però che gli obblighi per chi si contagia restano quelli previsti dalla circolare firmata dal suo dirigente, Giovanni Rezza, il 4 febbraio: attendere sette giorni per uscire dall’isolamento, se si è vaccinati, e dieci giorni se non ci si è immunizzati affatto o se l’ultima dose di vaccino risale a oltre 4 mesi.
Con la fine dello stato di emergenza, non si dovrà più esibire il green pass per entrare nei negozi, negli uffici pubblici o in banca, per viaggiare in metro, bus, treno, aereo o nave. Tornano a capienza piena gli stadi. L’accesso sarà riservato a chi ha il green pass base. Stessa regola per ristoranti e bar al chiuso. Decade l’obbligo, per gli ultracinquantenni, di esibire il super green pass per accedere ai luoghi di lavoro. A scuola tornano i prof non vaccinati, che però non potranno entrare in classe, e si cancella la Dad per tutti, anche in caso di 4 o più positivi in classe: lezioni in presenza ma con Ffp2. Il prossimo mese cancella anche il sistema delle regioni a colori in base alla situazione di contagio (che però verrà monitorata). Restano per tutto aprile le mascherine al chiuso. È il nuovo corso, quello di convivenza con un virus che continua a circolare ma in condizioni che non giustificano più lo stato di emergenza in vigore negli ultimi due anni.
“Abbiamo attraversato l’inverno senza chiusure. Ora il virus non scompare ma viene affrontato con misure ordinarie, come le mascherine al chiuso che restano e su questo faremo una nuova valutazione ad aprile su cosa fare. Teniamo linea di prudenza”, ha detto il ministro della Salute Speranza.
Raggiunto il picco, ora la discesa
"Ci troviamo in un plateau di nuovi casi giornalieri di contagio che si sono stabilizzati ormai da circa sette giorni attorno a quota 70-71 mila. Verosimilmente questo prelude ad una discesa della curva, auspicando che non si verifichi una diffusione del contagio nelle Regioni del nord". A fare il punto sulla fase attuale dell'epidemia di Covid-19 è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE, intervenuto su Radio Cusano Campus. "La cosa stranissima di questo rialzo consistente di casi - rileva l'esperto - è data dall'aumento dei contagi prevalentemente nelle Regioni del centro e del sud mentre le grandi regioni del Nord, tra cui Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e in misura minore il Veneto, si sono mantenute con casi sostanzialmente stabili. Ovviamente l'aumento dei casi ha portato a un incremento dell'occupazione dei posti letto in ambito ospedaliero soprattutto in area medica: il 12 marzo avevamo 8.234 posti letto occupati mentre ieri erano 9.181, ossia quasi un migliaio in più. In terapia intensiva invece l'occupazione da parte di pazienti COVID è sostanzialmente stabile: da 447 posti letto del 12 marzo a 464 di ieri". Questo però dimostra che, "pur trovandoci di fronte a una variante più contagiosa e meno grave, quando i casi aumentano notevolmente si verifica sempre un rimbalzo all'interno degli ospedali. Se la circolazione del virus rimane questa - conclude Carabellotta - non dovremmo avere particolari problemi".
I dati siciliani
Sono 900 i nuovi casi di Covid19 Siciliani registrati a fronte di 12.375 tamponi processati in Sicilia; ieri erano 4.346.
Il tasso di positività al scende 7,2%, ieri era al 13,9%.
L'isola è all'undicesimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 226.017 con un decremento di 3.140 casi. I guariti sono 4.888 mentre le vittime sono 8 portano il totale dei decessi a 9.995.
Sul fronte ospedaliero sono 1.019 ricoverati con 26 casi in più rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 60, cinque in meno rispetto a ieri.
Questi i dati del contagio nelle singole province Palermo con 345 casi, Catania 155, Messina 1.035, Siracusa 53, Trapani 45, Ragusa 52, Caltanissetta 36, Agrigento 30, Enna 5.
La situazione in provincia di Trapani
Scendono a 9.601 gli attuali positivi al Covid-19 nel Trapanese (ieri erano 10.002). Sono 171 i nuovi casi (ieri erano 472). Si registra una nuova vittima che porta il totale dall'inizio della pandemia a 606. Sono questi i dati di oggi, 28 marzo 2022, comunicati dall'Asp di Trapani. I guariti totali 71.300 (+571 rispetto a ieri).
Sul fronte dei ricoveri, in terapia intensiva 0 (+0 rispetto a ieri), sono 12 in semi-intensiva attuali: (-1 rispetto a ieri), mentre sono 59 i pazienti ricoverati in degenza ordinaria ( -1 rispetto a ieri). Ricoverati in RSA e Covid Hotel: 20 (+0 rispetto a ieri). Tamponi molecolari effettuati 412 (dato parziale), tamponi per la ricerca dell'antigene 3.812.
Qui di seguito gli attuali positivi nei 25 comuni della provincia, tra parentesi il dato di ieri: Alcamo 1570 (1.561), Buseto Palizzolo 44 (43), Calatafimi Segesta 176 (174), Campobello di Mazara 343 (342), Castellammare del Golfo 296 (/), Castelvetrano 779 (824), Custonaci 80 (86), Erice 362 (375), Favignana 62 (60), Gibellina 80 (83), Marsala 2.238 (2.402), Mazara del Vallo 931 (980), Misiliscemi 2 (/), Paceco 149 (150), Pantelleria 205 (209), Partanna 370 (395), Petrosino 211 (245), Poggioreale 22 (23), Salaparuta 26 (29), Salemi 219 (222), San Vito Lo Capo 47 (49), Santa Ninfa 200 (210), Trapani 954 (1.001), Valderice 122 (129), Vita 113 (112).
Gli ultimi numeri in Italia
Sono 30.710 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 59.555.
Le vittime sono invece 95, in aumento rispetto alle 82 di ieri. Sono 1.254.056 le persone attualmente positive al Covid, con un decremento di 8.835 nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 14.396.283 gli italiani contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 158.877. I dimessi e i guariti sono 12.983.350, con un incremento di 40.300 rispetto a ieri.
Sono 211.535 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 384.323. Il tasso di positività è al 14,5%, in calo rispetto al 15,5% di ieri. Sono 487 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 23 in più di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 39. I ricoverati nei reparti ordinari sono 9.496, ovvero 315 in più rispetto a ieri.
L'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di 'area non critica' da parte di pazienti Covid è ferma al 14% in Italia (esattamente un anno fa era al 43%) ma nelle ultime 24 ore cresce in 10 regioni e in 6 supera il 20%: Calabria (34%), Umbria (32%), Basilicata (29%), Sicilia (25%), Marche (22%), Puglia (21%). L'occupazione delle terapie intensive, invece, è ora stabile al 5% in Italia a fronte del 40% raggiunto esattamente un anno fa, ed è sotto il 10% in tutte le regioni. Lo indicano i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 27 marzo 2022.