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05/05/2022 07:00:00

Sbarco di migranti a Marettimo, assolto il marsalese Antonino Scarpitta 

 E’ stato assolto con formula piena dal Tribunale di Trapani il 65enne marsalese Antonino Scarpitta, processato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Lo sbarco di migranti contestato all’imputato, che è stato difeso dall’avvocato Vito Cimiotta, è quello avvenuto sull’isola di Marettimo il 18 aprile 2019.

Scarpitta, residente a Petrosino, era accusato di avere effettuato il trasporto via mare di sette tunisini di età compresa tra i 20 e i 42 anni. Questi ultimi devono rispondere di ingresso irregolare sul territorio dello Stato italiano. E per loro, quasi tutti irreperibili, è già stato disposto lo “stralcio”. Processo a parte e in contumacia. I sette tunisini sono Ghassen Saida, di 22 anni, Arbi Bouthouri, di 23, Souhaiel Rhimi, di 20, Sabeur Wartani, di 42, Abdallah Skander Bel Haj, di 22, Joussef Rhimi, di 36, e Moncef Mesbah, di 25. Tranne il primo, adesso sono tutti “irreperibili”. Uno di loro (Bouthouri) era stato accusato anche di avere detto il falso ai carabinieri, affermando di essere minorenne, ma di questa imputazione adesso non c’è traccia. Legali d’ufficio dei nordafricani sono gli avvocati trapanesi Salvatore Villabuona e Gabriella Giacalone, che assiste quelli che hanno fatto perdere le tracce. “Il dibattimento – spiega l’avvocato Vito Cimiotta - ha fatto emergere la totale estraneità del mio assistito (Scarpitta, ndr) rispetto ai fatti contestati. L'unico elemento a suo sfavore era il concomitante suo arrivo sull'isola (con l’imbarcazione, ndr) con il ritrovamento dei soggetti stranieri da parte delle forze dell'ordine. Il collegio ha compreso come non vi fosse alcun collegamento tra i due eventi”. Diversi sono stati, a Marettimo, gli sbarchi di migranti tra il 2009 e il 2020. Di solito, sono arrivati a piccoli gruppi. L’indagine, che non è sfociata in misure cautelari, è stata condotta dai carabinieri della stazione di Favignana.