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01/07/2022 15:00:00

 Distretti produttivi siciliani, assegnati 30 milioni
 

Oltre 30 milioni di euro per sostenere la competitività dei Distretti produttivi siciliani. L'assessorato delle Attività produttive ha assegnato le agevolazioni a fondo perduto per sostenere la competitività di circa 1.700 imprese che fanno parte delle filiere produttive riconosciute dalla Regione Siciliana.

«La concessione degli incentivi – sottolinea l'assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano - è di fatto il coronamento del percorso di rafforzamento dei Distretti a cui abbiamo lavorato in questi anni, un percorso che mira a trasformare semplici filiere di imprese in motori di sviluppo grazie a interventi strutturali di medio-lungo periodo».

A beneficiare delle agevolazioni sono i consorzi, le società consortili, le cooperative e le reti di impresa, collocati all'interno dei distretti produttivi che realizzano investimenti e spese per più di 34 milioni di euro.

Questi gli obiettivi dei programmi di spesa: il rafforzamento della cooperazione tra le imprese dei distretti con investimenti in infrastrutture digitali e l’introduzione di modelli di business che facilitino l'aggregazione in cluster; l'attivazione di iniziative di promozione e commercializzazione dei prodotti con azioni di marketing anche verso i mercati esteri; la creazione di marchi e il potenziamento della logica di filiera per ridurre i costi di produzione e consentire la tracciabilità dei prodotti al fine di aumentare il livello qualitativo delle produzioni. Grande attenzione è stata data anche al miglioramento delle competenze, soprattutto digitali, necessarie ai processi di crescita.

«La gestione di questo intervento – aggiunge Turano – è stata una indubbia prova di efficienza dell'assessorato che in soli 60 giorni dalla pubblicazione dell'Avviso è riuscito a concedere le agevolazioni, consentendo ad oltre 1.700 imprese siciliane, operanti nei settori trainanti del sistema produttivo dell’Isola, di avviare un percorso concreto per scrivere una pagina nuova, dopo le difficoltà della pandemia, e mettere in campo concrete strategie di crescita e sviluppo».