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11/07/2022 06:00:00

  La corsa del Covid. Liberare gli asintomatici o tenerli isolati?

Il virus dilaga, con Omicron che si è rivelata la variante più contagiosa mai conosciuta. Oltre un milione di persone in Italia sono positive, ma i dati reali potrebbero essere molto più alti, con oltre 3 milioni di casi “fantasma”, cioè persone che hanno fatto il tampone fai da te e non si sono autodenunciate per l’isolamento.


E proprio sull’isolamento dei positivi asintomatici e sul “far correre” il virus si è scatenato il dibattito tra gli esperti.
Il tema, in realtà, è nell’aria da tempo. Perchè ormai sappiamo che il virus va ad ondate, e che molto lentamente scomparirà. Il risultato è quello di un lockdown di fatto per moltissime persone, tra positivi, contatti e preoccupati per la corsa, appunto, del virus.

Allora gli esperti si dividono tra chi pensa che occorra “liberare” i positivi asintomatici e chi invece ritiene necessario l’isolamento.
Isolamento che resta, al momento. Ma non è d’accordo, ad esempio, Andrea Costa, sottosegretario al Ministero della Salute tra i primi a portare il tema sul tavolo del governo. “L’unica soluzione è convivere con il virus, sul tavolo del governo non c’è nessuna misura restrittiva all’esame. Se parliamo di ritorno alla normalità non possiamo non iniziare un percorso nel quale si possibile eliminare l’isolamento dei positivi senza sintomi che dovrebbero poter uscire e potrebbero andare al lavoro, continuando a mantenere le consuete misure di sicurezza del caso. Questo dovrà essere un passaggio per evitare di finire in un lockdown di fatto. Non possiamo fermare di nuovo il Paese”, ha dichiarato Costa a Il Tempo. Con Costa concordano sulla necessità di “far correre” il virus anche Matteo Bassetti, Andrea Crisanti, Roberto Burioni.

Di opinione opposta, invece, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità: “In questa situazione epidemiologica non mi sembra neppure il caso di ipotizzare di lasciare libero il virus. Studi autorevoli dimostrano che anche gli asintomatici contribuiscono alla sua diffusione”.

 

 

 

Intanto il governo prepara la nuova campagna vaccinale per aumentare il numero dei vaccinati con la quarta dose, per proteggere la popolazione più fragile dal Covid-19 e ridurre il numero dei ricoveri.
A seguito delle indicazioni dell'Agenzia Europea dei medicinali (Ema), dal 14 aprile scorso, il ministero ha raccomandato la somministrazione di una seconda dose booster, detta 'quarta dose', per anziani e categorie fragili, in considerazione del fatto che dopo 4 mesi dalla prima dose di richiamo si manifesta una chiara riduzione della copertura contro il Sars-Cov-2.

Le regioni si preparano alla riapertura degli hub per ripartire con la nuova fase della campagna vaccinale.
Già con la settimana che si apre oggi, con il via libera atteso da parte dell'Ema e la successiva autorizzazione a stretto giro da parte di Aifa e del ministero della Salute, gli over60 italiani dovranno accedere alla quarta dose.

In autunno le richieste di vaccinazioni, secondo le stime delle regioni, dovrebbero aumentare ancora con l'arrivo dei vaccini aggiornati e si valuta di riaprire le strutture chiuse nei mesi scorsi o di rafforzare l'operativita' dei centri che non si sono mai fermati.


I dati Italiani
Sono 79.920 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute.
IeriLe vittime sono invece 44 in calo rispetto alle 93 di ieri. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 303.848 tamponi con il tasso di positività che si attesta al 26,3% rispetto al 25,1% di ieri. Sono 350 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 6 in più rispetto a ieri.
Gli ingressi giornalieri sono 34. I ricoverati nei reparti ordinari sono 9.044, 180 in più di ieri.
Gli italiani positivi al Coronavirus sono attualmente 1.300.072, in continua crescita negli ultimi giorni (+37.207). Lo evidenziano i dati del ministero della Salute. In totale sono 19.439.501 i contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 169.106. I dimessi e i guariti sono 17.970.323, con un incremento di 44.312.
i contagiati erano stati 98.044.

 

 

 

La situazione in Sicilia
Sono 6.436 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 28.095 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino odierno.
Il giorno prima i nuovi positivi erano 8.584.
Il tasso di positività scende al 23%, il giorno precedente era al 27,5%.
La Sicilia è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 124.792 con un aumento di 5.406 casi. I guariti sono 2.669 mentre 7 sono le vittime che portano il totale dei decessi a 11.292.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1007, 4 in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 43, due in più rispetto al giorno prima.
A livello provinciale si registrano a Palermo 1.767 casi, Catania 1.833, Messina 1.233, Siracusa 644, Trapani 674, Ragusa 568, Caltanissetta 321, Agrigento 626, Enna 416.