Aumentano, e di tanto, i nuovi casi Covid in Sicilia e in provincia di Trapani. L’ultimo bollettino settimanale certifica la tendenza in crescita dei casi. Insomma, la pandemia non è finita, ed è appena cominciata una nuova ondata. Perchè in Sicilia, ad esempio, nell’ultima settimana si è registrata un’incidenza in aumento del 23%. Una tendenza che non si vedeva da mesi, dall’estate.
In provincia di Trapani, nell’ultima settimana, i nuovi casi sono cresciuti del 24.89% rispetto alla settimana precedente.
Ci sono territori che fanno registrare una crescita più importante rispetto ad altri.
Nel distretto sanitario di Trapani, ad esempio, l’incidenza cresce del 2%. Ma mentre nel capoluogo i nuovi casi diminuiscono del 20%, in altre città i dati sono opposti. Come Buseto Palizzolo +220%, o Valderice +118% e Custonaci +67%.
Strana la situazione nel distretto sanitario di Marsala dove l’incidenza sale del 41%. Ma i due comuni, praticamente attaccati, di Marsala e Petrosino hanno dati totalmente diversi. A Marsala l’incidenza cresce del 45%, a Petrosino scende del 50%. Raddoppiano i casi a Pantelleria, +100%.
In crescita il dato anche nel distretto di Castelvetrano +62%. A Castelvetrano l’incidenza sale del 47%, ma ci sono comuni in cui i nuovi casi si quadruplicano, come Santa Ninfa +400%. A Partanna l’incidenza sale del 267%. Il distretto di Alcamo registra una diminuzione dei nuovi casi del 12%. Soltanto Castelammare del Golfo registra una crescita del 56%, mentre Alcamo segna un -19%.
-8% rispetto ad una settimana fa nel distretto sanitario di Mazara del Vallo. Nella città del Satiro l’incidenza è scesa del 37%, ma a Salemi i nuovi casi crescono del 217%.
Il bollettino settimanale in Sicilia
Nella settimana dal 26 settembre al 2 ottobre si registra un forte incremento delle nuove infezioni, con un’incidenza di nuovi positivi pari a 8029 (+23,56 per cento) ed un valore cumulativo di 167/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Siracusa (247/100.000 abitanti), Messina (239/100.000 abitanti) e Catania (191/100.000).
Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 60 e i 69 anni (223/100.000), tra gli 11 ed i 13 anni (201/100.000) e tra i 70 e i 79 anni (194/100.000). Nuove ospedalizzazioni in lieve diminuzione. I dati relativi alla campagna vaccinale fanno riferimento alla settimana dal 28 settembre al 4 ottobre.
Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 25,69%. Hanno completato il ciclo primario. 68.109 bambini, pari al 22,10%. Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,78% del target regionale. Ha completato il ciclo primario l’89,45%. I vaccinati con terza dose sono 2.763.361 pari al 72,31% degli aventi diritto.
Dal 13 luglio è stata avviata la vaccinazione della quarta dose per gli over 60 anni e per le persone ad elevata fragilità over 12 anni, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla terza dose o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).
Dal 7 settembre il Ministero della Salute ha autorizzato la somministrazione della dose booster con i vaccini m-RNA bivalenti Original/Omicron BA.1, agli over 60, alle persone di elevata fragilità e alle fasce di età over 12 anni in attesa della prima dose booster includendo anche operatori sanitari, ospiti e operatori delle strutture residenziali per anziani e per donne in gravidanza.
Dal 23 settembre è stato autorizzato l’utilizzo dei vaccini m-RNA per la variante Original/Omicron BA.4-5 per la quarta dose, su richiesta dell’interessato, a tutti i soggetti over 12 anni, dei vaccini m-RNA, aggiornati alle varianti BA.1 e BA.4-5, che abbiano ricevuto la terza dose da almeno 120 giorni. Dal 1 marzo sono state effettuate 115.876 somministrazioni di quarta dose di cui 111.364 ad over 60.
La situazione in Italia
Sono 44.853 i nuovi contagiati dal Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 45.225), secondo i dati del ministero della Salute.
Le vittime sono 56 (ieri ne erano state notificate 43).
Il tasso di positività è stabile al 20,1%. I tamponi molecolari e antigenici effettuati sono 222.926 rispetto ai 224.969 del giorno precedente.
Corrono i contagi (+51,9%), si inverte la curva delle intensive (+21,1%) e si registra un balzo dei ricoveri ordinari (+31,8%), mentre calano dell'8,5% i decessi. Questo quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe nella settimana 28 settembre-4 ottobre. Di rilievo l'aumento dei casi: dalle 160.829 unità della settimana precedente a 244.353, mentre scendono i decessi, passati da 307 a 281. In crescita anche i casi attualmente positivi (491.811 dell'ultima settimana vs 444.389 della precedente), le persone in isolamento domiciliare (486.842 vs 440.608), i ricoveri con sintomi (4.814 vs 3.653) e le intensive (155 vs 128).
"Per la terza settimana consecutiva - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - si registra un incremento dei nuovi casi che segnano un ulteriore balzo (+51,9%): da poco meno di 161 mila arrivano a superare quota 244 mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 35 mila casi al giorno".
Sull'uso delle mascherine non c'è nessuna novità, "le indicazioni vigenti" contro il covid "sono quelle note, previste dalle norme e dall’ultima ordinanza che io ho firmato pochi giorni fa. E che prevede la proroga dell’obbligo nelle strutture sanitarie e nelle Rsa. Non ci sono ulteriori determinazioni". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine del congresso della federazione dei medici di famiglia (Fimmg), in corso a Villasimius, Cagliari. "Chiaramente - ha aggiunto - prosegue il nostro monitoraggio, che sarà permanente, lo consegneremo chiaramente al nuovo governo. E poi il nuovo esecutivo farà le valutazioni sulla base dell’andamento dei dati. Non ci sono altre indicazioni o altre prescrizioni”, ha sottolineato.