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27/12/2022 06:00:00

Le elezioni a Trapani, il rimpasto a Marsala, la sfiducia a Mazara 

 Il 2023 sarà l’anno delle elezioni amministrative in alcune città della provincia di Trapani, gli occhi sono soprattutto puntati su Trapani. Il sindaco Giacomo Tranchida è pronto a scendere in campo per altri 5 anni di amministrazione, le liste sono in via di allestimento, la coalizione è chiara o quasi.

Ci sarà da sciogliere il nodo Mimmo Turano, oggi Lega, attuale assessore di un governo regionale di centrodestra, mentre Tranchida è un sindaco civico ma certamente ancorato al Pd.

La città in questi mesi ha dovuto affrontare una serie di emergenze date da violenti nubifragi e allagamenti (qui tutti i nostri articoli) ma l’amministrazione è stata molto attaccata, l’opposizione c’è bisognerà capire poi in che termini di consenso sarà in grado di competere con Tranchida.

Vecchi e stessi problemi dovranno affrontare altre amministrazioni, da Marsala a Mazara passando per Petrosino ( dove il buco in cassa è così profondo da fare pensare ad un dissesto), da Alcamo a Salemi, ci sarà bisogno di competenza per attingere a tutti i finanziamenti del PNRR ma anche per dare una visione diversa delle città.

A Mazara c’è una mozione di sfiducia sul banco per il sindaco Salvatore Quinci, di atto consequenziale ha parlato il consigliere Giorgio Randazzo: “Dovuto per chi continua a sostenere la necessità di un immediato cambio di rotta per questa città. Io ed altri colleghi abbiamo firmato per dovere e rispetto verso i tanti cittadini che in questi mesi hanno manifestato la loro stanchezza nei confronti di questa amministrazione. Le norme prevedono 10 firme per la presentazione, la discussione in consiglio tra il 10mo e il 30esimo giorno dalla presentazione e 16 voti per l'approvazione. Invito tutti coloro i quali ci "deliziano" in Consiglio con un opposizione dura e senza precedenti di essere consequenziali... La politica è una cosa seria!”.

Il sindaco Quinci nel 2023 dovrà terminare la giunta, mancano due assessori, e dovrà essere in grado di rilanciare l’azione amministrativa, capace di riallacciare la fiducia con i cittadini, che appaiono oltremodo scontenti e che guardano già alla candidatura di Nicola Cristaldi.

Marsala ha diversi problemi da risolvere, non basterebbe una pagina di agenda per scriverli tutti. Le aspettative con cui è stato eletto il sindaco Massimo Grillo erano altissime, al momento sono state tutte disattese, manca l’ordinario ed è quello che lamentano i cittadini.

Ci sarà un rimpasto di giunta, annunciato da settembre, non è nato per Natale e si attende adesso che finiscano anche gli ultimi rimasugli di panettone. In bilico in giunta ci sono Giuseppe D’Alessandro, Arturo Galfano (che in verità sono mesi che vorrebbe dimettersi), lo stesso vice sindaco Paolo Ruggieri potrebbe restare ma come assessore mentre il passaggio della vice sindacatura andrebbe a Valentina Piraino.

Altro assessore di cui tanto si parla per gli attacchi subiti in consiglio comunale è Oreste Alagna, non ha alcuna copertura tra i consiglieri comunali ma si è avvicinato a Mimmo Turano e Luca Sammartino, la Lega dunque potrebbe approdare in giunta Grillo. Si tratta di alcune ipotesi avanzate e che il 2023 confermerà o rimescolerà ancora una volta tra i tatticismi di un sindaco che pensa più a fare politica che ad amministrare.

Pronti allo start per rinnovare le loro amministrazioni ci sono: Castellammare del Golfo, Trapani, Paceco, Santa Ninfa, Vita, Buseto Palizzolo, Poggioreale, Valderice, Custonaci, San Vito Lo Capo, Partanna, Pantelleria.