
La chiusura del corso di enologia a Marsala: "Il Sindaco Grillo mistifica la realtà"
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Continuano le polemiche a Marsala sulla probabile chiusura del corso di laurea in enologia dell'Università di Palermo, per l'incapacità del Comune di mettersi d'accordo con l'ex Provincia per fornire locali adeguati. Dopo l'intervento dell'ex Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, si registra una dura presa di posizione dei consiglieri della minoranza di centrosinistra. Ecco cosa scrivono (e va detto che il Sindaco, comunque, è riuscito a fare qualcosa di miracolo, alla fine: risvegliare l'opposizione a Marsala ...):
In riferimento alla nota stampa relativa alla paventata chiusura del corso di enologia, che a nostro avviso sarebbe l'ennesimo fallimento del sindaco Grillo, prendiamo atto, con un certo imbarazzo, della straordinaria e ripetuta capacità (capacità che meriterebbe di essere insignita con una laurea ad honoris causa) del sindaco Grillo di mistificare la realtà, fornendone una versione a suo modo migliore di quello che invero risulta essere.
Risulta infatti "curioso" che, proprio la settimana in cui a Trapani viene annunciata l'implementazione di ben 6 nuovi corsi di laurea, il sindaco Grillo, nell'ambito di una seduta di consiglio comunale, paventa con grande leggerezza e naturalezza il rischio che a Marsala si perda il corso di laurea in enologia che, come noto, è l'unico corso oggi presente e suggella l'importanza, acclarata anche a livello internazionale, di "marsala città del vino".
Nell'affrontare una tale situazione, il nostro sindaco, piuttosto che indire con urgenza una riunione con il commissario del libero consorzio ed il rettore dell' università di Palermo, organizza una riunione alla presenza di alcuni capigruppo consiliari e, come da sua consuetudine, scarica nei confronti della Preside dell'istituto Itet le responsabilità connesse a tale questione.
Nello specifico, infatti, la “grande” e unica iniziativa del nostro sindaco è stata quella di proporre alla stessa il trasferimento dell'istituto commerciale presso i locali di marsala schola, nonostante la stessa preside, ben più di un anno fa, aveva già dato il suo avallo a tale trasferimento con grande generosità e senso di collaborazione.
Al riguardo, è anche superfluo sottolineare la poca credibilità della proposta del sindaco in quanto risulta altamente improbabile che il comune riesca a garantire in tempi rapidi la riconversione di marsala schola in istituto scolastico, considerato che durante l'anno in corso non è stato neanche in grado di rendere fruibili e funzionanti i riscaldamenti di diversi istituti scolastici e garantire il decoro degli stessi programmando per tempo interventi di scerbatura dei giardini annessi alle strutture scolastiche.
Peraltro, risulterebbe anche abbastanza comprensibile un’eventuale rifiuto della proposta del Sindaco da parte della Preside, considerato che oggi pende già uno sfratto affinchè l’Istituto scolastico lasci gli attuali locali e, pertanto, lo stesso si troverebbe in gravi difficoltà qualora a settembre dovesse ritrovarsi privo di sede in caso di ritardi nell’esecuzione dei lavori di adeguamento e ristrutturazione dei locali di Marsala Schola.
In definitiva, le modalità di gestione della questione da parte del Sindaco stanno producendo il grande risultato di far cadere in una profonda incertezza non soltanto il proseguo del corso di laurea in enologia, ma anche l’intero mondo scolastico che orbita intorno all’istituto Itet di via Trapani.
Per una reale e concreta soluzione di definitiva allocazione dell'istituto commerciale (che non comportasse lo smantellamento del corso di laurea in enologia) i sottoscritti, in tempi non sospetti, avevano più volte suggerito la ristrutturazione di ex plessi scolastici, come la Lombardo-Radice e il Cosentino, che avrebbero certamente permesso di aumentare il ventaglio di opportunità che oggi si sarebbero potute vagliare, oltre a riqualificare i quartieri in cui sono ubicati.
Dette proposte, tuttavia, sono state puntualmente disattese dal sindaco perché lo stesso è stato negli ultimi due anni troppo impegnato a definire "rimpastini" vari di giunta, esclusivamente necessari a soddisfare le ambizioni politiche proprie e della ristretta cerchia di persone che continua ad affiancarlo.
I consiglieri
Nicola Fici
Gaspare Passalacqua
Mario Rodriquez

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