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04/06/2023 06:00:00

Chiesta la concessione per "Ostro", altro parco eolico off shore di fronte alle coste trapanesi

 Il vento e il mare Mediterraneo e in particolare del Canale di Sicilia e delle coste trapanesi sono sempre più appetibili per le grandi compagnie energetiche che oggi producono energia eolica. Dopo i progetti della danese Copenhagen Offshore Partners, di Renexia Spa e l’ultimo in ordine di tempo, il progetto Calypso della Società Calypso Wind Srl, c'è una nuova richiesta per la realizzazione del nuovo parco eolico off shore denominato "Ostro", da parte di "Ocean Winds OW S.r.l" con sede a Milano. 

La richiesta di Concessione demaniale marittima per "Ostro" - Lo scorso 28 marzo il Capitano di Fregata (CP) Enrico ARENA, Capo del Compartimento Marittimo e Comandante della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo ha pubblicato l'avviso con il quale si riporta la richiesta da parte di "Ocean Winds OW" della istanza trasmessa il 23 dicembre 2022 alla Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorità di Sistema Portuale il Trasporto Marittimo e per Vie d’Acqua Interne del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il rilascio di una concessione demaniale marittima per un periodo di anni 30 per la costruzione ed esercizio di un parco eolico offshore denominato “OSTRO”, ubicato al largo della costa Sud-Ovest della Sicilia e, in particolar modo, nello specchio di mare antistante i comuni di Petrosino e Mazara del Vallo.  

Il progetto "Ostro" in cifre -  Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di 40 aerogeneratori aventi un diametro rotore di circa a 236 m  e potenza nominale di 15 MW cadauno, per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 600 MW, ad una distanza minima di circa 50 km dalla costa Siciliana. Tutti gli aerogeneratori saranno ubicati esternamente alla delimitazione del limite di 12 miglia, dove ricade, invece, parte del cavo marino, il punto di giunzione e parte del vaco terrestre.

Dove sarà ubicato - In particolare, parte del cavo marino e il punto di giunzione ricadono nel territorio comunale e nella zona di competenza della Capitaneria di porto di Mazara. Lo sbarco a terra, dove è previsto il punto di giunzione tra il cavo marino e il cavo terrestre, è individuato all’interno del territorio comunale di Mazara del Vallo, all’interno del foglio catastale n. 229_Y, particella n.900 e n. 539 in prossimità della particella n.884presso via Lungomare S. Vito. La connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale dell’energia elettrica è prevista nei pressi della centrale TERNA “PARTANNA”, mediante una sottostazione di misura e consegna da
costruire appositamente. 

Di seguito le coordinate dello specchio acqueo dove verranno installati gli aerogeneratori. L'area sulla quale si svilupperà il parco eolico è su una superficie di circa 86 km2.

Specifiche tecniche parte offshore: n. 40 aerogeneratori eolici composti da turbina, torre e fondazione galleggiante; cavi sottomarini in AT 66 kV di interconnessione tra aerogeneratori; n. 1 sottostazioni elettriche; elettrodotto sottomarino a due circuiti in corrente alternata HVAC AAT 220-345 kV, che collega le sottostazioni offshore al punto di giunzione a terra tra l’elettrodotto marino e l’elettrodotto terrestre.

Parte onshore: n.1 punto di giunzione elettrodotto marino – elettrodotto terrestre con n.2 camere di transizione; n.1 elettrodotto terrestre in corrente alternata HVAC AAT 220-345 kV, dal punto di sbarco del cavo alla sottostazione utente; n.1 sottostazione elettrica di utenza e di trasformazione della corrente da 220-345 kV alla tensione della sottostazione elettrica della RTN; n.1 elettrodotto terrestre in corrente alternata, al voltaggio richiesto per la connessione alla rete, che collega la stazione utenza alla stazione elettrica della RTN.

Superficie: specchio acqueo di superficie pari a 27,3 km2 all'interno del mare territoriale lungo il corso del quale collocare il cavidotto di collegamento tra il parco eolico offshore e la terraferma (oggetto della presente richiesta di concessione), e di superficie pari a circa 86 km2 al di fuori del mare territoriale e sul quale collocare l'impianto e la ESP offshore e di circa 60,4 km2 al di fuori del mare territoriale per la posa del tratto iniziale del cavidotto.

Qui la relazione tecnica del progetto "Ostro".