Quantcast
×
 
 
26/07/2023 06:00:00

Salemi, Favuzza lascia il Pd. Ecco perché 

 Diciamolo subito. La nota con la quale la vice-presidente del Consiglio Comunale di Salemi Elisabetta Favuzza ha presentato le dimissioni dal Partito Democratico e’ permeata da grande delusione e amarezza.

Non e’ un personaggio di secondo piano e quindi le sue parole pesano come pietre.

Oltre a ricoprire un incarico istituzionale, Elisabetta Favuzza ha fatto parte in questi anni della segreteria del partito democratico con l’ importante ruolo di vice del segretario di circolo Giuseppe Gandolfo.

Delusione e amarezza non causate dal segretario, precisa subito.

Al contrario, Gandolfo, sorprendentemente”, ha coordinato “ in maniera esemplare tutte le attività del suo circolo, nonostante le numerose difficoltà economiche e di partecipazione.” 

E allora, chiediamo, quali le ragioni che l’hanno spinta all’estrema decisione?

La risposta e’ lapidaria e dal sapore filosofico:

Per capire quali sono le ragioni che inducono qualcuno a lasciare, bisogna capire le ragioni dell’ esserci stato.”

E le ragioni sono semplici e senza possibilità di equivoci:

Io ho aderito con convinzione al PD e ho creduto fortemente nei valori del partito democratico. Ho sempre pensato alla politica come servizio in coerenza con ciò che sono, con la mia storia e i miei valori e spero ancora in una politica fatta da persone con le mani pulite. Una politica che migliori le condizioni di vita dei giovani, degli anziani, dei lavoratori , delle famiglie, dei più poveri e bisognosi.”

Il PD che ho in testa è un PD che include e non che esclude”, la sua conclusione.

E invece?

Secondo la Favuzza, i circoli del PD non sono considerati potenziali strumenti di elaborazione politica e programmatica, mentre ahimè, i militanti verrebbero usati come forza lavoro per i gazebo delle primarie.

Parole roventi, che bruciano ancora di piu’ in queste ore in cui divampano roghi in tutta la Sicilia e le temperature rasentano i 50°.

Il modello di partito in cui aveva creduto, dando la sua adesione, era quello di un partito che avrebbe dovuto coinvolgerla molto di più nelle decisioni politiche fondamentali del mio paese.

Cosa che non e’avvenuta.

“E tuttavia sono sempre stata leale con il PD”, sottolinea, ma oggi la sua visione politica e l’attuale comportamento del PD locale sono troppo distanti se non addirittura inconciliabili.

Ciò non le impedirà di continuare ad occuparsi di politica.

Anzi, conferma il suo sostegno all’attuale amministrazione e alla sua maggioranza perché, ribadisce, vuole ancora crederci.

Porterà a termine il suo mandato politico, promette Elisabetta Favuzza, in adempimento del programma elettorale e dell’impegno assunto con gli elettori insieme a chi mi l’ha sostenuta per le scorse elezioni politiche.

La sua, pur essendo stata dolorosa e sofferta, e’ una decisione che la porta finalmente ad essere in pace con se tessa, coerentemente con ciò che e’ sempre stata con la sua storia pubblica e privata e con i valori in cui ha sempre creduto.

Infine, le previsioni.

Che, con toni da Cassandra, piu’ scoraggianti non potrebbero essere:

In tanti hanno abbandonato silenziosamente il partito altri lo faranno. A queste compagne e compagni auguro di riuscire a realizzare il vero cambiamento e la vera svolta che il PD aveva promesso.”

Franco Ciro Lo Re