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24/08/2023 22:00:00

Il generale Vannacci e le sue teorie sugli omosessuali...

 Per contestualizzare le opinioni del generale Vannacci, da lui richiesta e non estrapolare solo frasi, dopo avere letto in precedenza alcuni corposi estratti, venendo in possesso del saggio il "Mondo al Contrario", si sono letti integralmente i due capitoli sotto accusa e qualche altro, ma già l'introduzione è illuminante sul tenore del manoscritto. Il IX dal titolo "Il pianeta LGBT+++", il cui vulnus è il concetto di normalità che si afferma essere: "per definizione rappresenta ciò che è o si ritiene normale cioè regolare e consueto, non eccezionale o casuale o fuori dall'ordinario e dalla consuetudine."

In ragione di ciò: "Cari omosessuali normali non lo siete, fatevene una ragione. Non solo ve lo dimostra la Natura, che a tutti gli esseri umani sani "normali" concede di riprodursi, ma lo dimostra la società: rappresentate una ristrettisima minoranza del mondo". Il generale riporta un dato a sostegno del suo pensiero, gli omosessuali italiani che hanno fatto 'coming out' sopra i 16 anni sono 1,4 milioni appena il 2%, quando per le elezioni europee per essere rappresentati al parlamento la soglia di sbarramento è fissata al 4%, aggiunge. Quindi non solo anormali ma anche malati ed insieme a neri e Rom privilegiati, perché maggiormente tutelati. E dopo il piano Kalergi, la lobby gay ha generato, ironia della sorte, il progetto Kirk-Madsen per diffondere il manuale, il testo After the ball pubblicato nel 1989, d'affermazione per i prossimi decenni della comunità gay. Tutto questo avviene, ovviamente, con il sostegno dei radical chic che reputano progresso le loro istanze, supporto suggerito da "demenza culturale". Poi il IV "La società multiculturale e multietnica".

Inizia con le amenità di conoscere al tatto i neri, incuriosito dalla loro pelle quando da bambino nel 1975 si era trasferito a Parigi con la famiglia. Poi afferma che è in atto un processo d'inversione dei ruoli dovuto alla globalizzazione. La mescolanza di etnie è la conseguenza del colonialismo e della necessità di reperire manovalanza a basso costo e non alla condivisione di valori. Adesso che sono cambiati i bisogni il diritto internazionale vieta i respingimenti. Pertanto prima li abbiamo sfruttati a casa loro, successivamente nella nostra,ora vorrebbe ricacciarli indietro.

"Che piaccia o no non nasciamo uguali su questa terra."È vero lui si è 'guadagnato' il diritto a nascere in Italia. L'immancabile teoria della dittatura che persegue il desiderio di prevaricare la maggioranza. "Anche se abbiamo seconde generazioni dagli occhi a mandorla, il riso alla cantonese e gli involtini primavera non fanno parte della nostra cucina e tradizione: anche se Paola Egonu è di cittadinanza italiana è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità che invece si può scorgere negli affreschi, quadri e statue eutrusche che sono arrivate ai giorni nostri." Comunicazione di servizio: lui è ligure, i suoi avi indoeuropei e per utilizzare un termine a lui caro la sua stirpe, stanziali tra l'attuale Francia e Svizzera, poi arrivarono nel Golfo della Spezia, successivamente si unirono ai Celti, sicché anche lui di etrusco ha quasi zero, è italiano grazie alla multietnicità coatta.

Vittorio Alfieri

 



L'Alfiere | 2024-12-12 00:00:00
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