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01/10/2023 15:00:00

Bagliori di speranza al consiglio comunale aperto sulla violenza di genere a Marsala

 Bagliori di speranza. Sono quelli intravisti durante il consiglio comunale, aperto, di Marsala sulla: Violenza di genere; Prevenzione e Contrasto. La tematica affrontata è complessa ma inequivocabile. La magistratura espone dati che esplicitano le misure che lottano contro il fenomeno. Il dottore Piscitello rammenta l'importanza della denuncia seguita dalle, indagini, rinvio a giudizio,processi,testimonianze e spesso dalla revoca delle querele,in ragione di ciò diventa fondamentale la prevenzione. L'arcipetre di Capo Boeo ci porta a conoscenza che:"oggi è difficile educare,perché siamo figli della cultura succube della dittatura dell'io,perché il centro di tutto è l'io,ciò che mi piace, che io voglio,che è sovrano a se stesso", invece esiste una verità eterenoma e questo altro sono soggetti di esistenza,di diritto che hanno bisogno di cura, attenzione, padre di questa dittatura "per certi versi,forse involontariamente"è Nietzsche, che aveva previsto il futuro che stiamo vivendo.

Quindi dopo il nichilismo passivo, attivo, il superuomo, la volontà di potenza, la trasvalutazione. L'eterno ritorno, c'è la dittatura dell'io. Ma è comprensibile il tedesco avversa l'idea di una qualunque consolazione metafisica,confermata dall'enunciato 'Dio è morto',se fosse attecchita,l'ecclesiastico dovrebbe fare un'altra professione. Arrivano le testimonianze della Lusseri amica di Marisa Leo, Luana Rondinelli, di Caterina Martinez che narra di aver vinto la sua battaglia, nonostante l'isolamento e il suo impegno per 10 anni in un centro antiviolenza e la necessità di creare una rete per aiutare la vittima dopo. Vibrante l'intervento della prof.ssa Centonze, la sua soluzione è l'educazione sentimentale, attraverso la nostra anima che determina la nostra coscienza e i suoi sentimenti. Il dottore Pace amplia il concetto suggerendo una formazione socio-affettiva. Notevole e apprezzato il contributo di Marco Quattrociocchi -i Fenici-, secondo il quale la povertà educativa si sconfigge facendo giocare insieme maschi e donne e se meritevole promuovendo capitano una ragazza contro la ritrosia dei ragazzi e il bisogno di fare squadra. Chiede: "come facciamo a domandare-ai giovani-di restare uniti, se noi non lo siamo,ognuno per la propria competenza facendo squadra".

Conclude: "la politica non ci tiri per la giacca, noi saremo con chi vorrà aiutare il territorio e i ragazzi. La partecipazione della senatrice non aggiunge niente all'argomento. Luce vivida cercasi.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-05-27 02:20:00
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