Quantcast
×
 
 
07/10/2023 12:00:00

Peronospera, 81 milioni i danni nel Trapanese. Interrogazione al ministro per gli aiuti in Sicilia

Sono 81 i milioni di euro provocati dalla peronospera all'agricoltura del Trapanese e sono più di 161 milioni quelli provocati nell'agrigentino. Dalla Regione Siciliana c'è stato il via libera per la dichiarazione di calamità naturale. Per il deputato di Fdi Nicolò Catania è un passo in avanti nel percorso di aiuti al comparto vitivinicolo siciliano. La deputata del PD Giovanna Iacono ha presentato una interrogazione al ministro dell'Agricoltura, Lollobrigida, per chiedere misure ad hoc per i viticoltori siciliani, da inserire nella legge di bilancio. 

«La delibera di declaratoria di calamità naturale per la peronospora è un ulteriore passo del percorso che stiamo condividendo a fianco ai nostri agricoltori colpiti da questa calamità naturale». Lo dice il deputato regionale Nicolò Catania, capogruppo vicario di Fratelli d’Italia all’Ars. Nell’atto della Giunta regionale è cristallizzata la quantificazione del danno nelle provincie siciliane. «A Trapani sono quasi 81 milioni di euro, mentre ad Agrigento 161,5 milioni di euro – dice l’onorevole Catania – un danno inestimabile se si considera l’economia che ruota attorno alla vitivinicoltura».
Sulla situazione difficile che stanno vivendo gli agricoltori, l’onorevole Catania ha avuto modo di confrontarsi con Giuseppe Marinello, responsabile del dipartimento agricoltura di FdI in Sicilia. «Non c’è solo la peronospora ad attanagliare gli agricoltori – dicono Catania e Marinello – ma anche l’incredibile vicenda dei Consorzi di bonifica che pretendono il pagamento di esose bollette da parte degli utenti, anche da chi, ad esempio, vanta crediti da parte dello stesso Consorzio che potrebbero andare a compensazione. Chi non paga rischia di non avere l’acqua per irrigare». Catania e Marinello chiedono «un impegno da parte di tutte le forze politiche, sia a livello nazionale che regionale, perché bisognerà rimpinguare con altre somme i capitoli dedicati. Già col sottosegretario Patrizio La Pietra abbiamo anticipato i tempi di confronto col Governo nazionale, in quanto nella sua visita sul territorio ha avuto modo di ascoltare gli agricoltori e la loro richiesta di aiuto».

                                                                                        ******

Danni da peronospora, Giovanna Iacono (PD) interroga il Ministro Lollobrigida - “Il Governo nazionale prenda atto della drammatica situazione degli agricoltori del settore vitivinicolo della Sicilia e della provincia di Agrigento, piegati dai danni provocati dalla Peronospora e predisponga, anche in vista della imminente legge di bilancio, misure ad hoc a sostegno del comparto vitivinicolo siciliano al fine di tutelare una filiera strategica dell’agroalimentare nazionale e territoriale”.

A chiederlo, in un'interrogazione a risposta orale rivolta al Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, è il deputato del Partito Democratico Giovanna Iacono, insieme ai colleghi siciliani Anthony Barbagallo, Giuseppe Provenzano, Stefania Marino e Fabio Porta.
“Purtroppo – dicono nel testo – gli effetti del cambiamento climatico con eventi atmosferici estremi e stanno incidendo anche sul settore causando ingenti danni ad interi territori in cui l’enologia e la viticoltura rappresentano una voce molto importante per l’economia locale. Particolare incidenza sta avendo la peronospora e le misure di supporto e gli aiuti richiesti e ottenuti dalla Regione risultano però non più sufficienti a scongiurare una crisi di comparto che avrebbe conseguenze devastanti sul piano della produzione, della qualità stessa della produzione e sulla intera filiera che rappresenta uno dei settori più dinamici e produttivi dell’Isola in campo agroalimentare”.
Stando ai numeri diffusi dai deputati, rispetto alla vendemmia precedente si registra un calo di produzione del 30%, tanto che associazioni di categoria, operatori, istituzioni hanno lanciato nelle scorse settimane un grido di allarme sollecitando il governo nazionale per ulteriori interventi a sostegno del comparto che è stato adesso colto dai deputati.

                                                                                         ******

Chinnici (Pd Sicilia), dopo mesi di ritardi la Regione pretende i miracoli dai Gal - Dopo mesi di ritardi l’amministrazione regionale chiede ai Gal di fare i miracoli sulla partecipazione al bando relativo all’attuazione delle Strategie di Sviluppo Locale”. Lo dichiara Valentina Chinnici, deputata del Pd all’Assemblea regionale siciliana, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutti i deputati del gruppo parlamentare, all’Assessore regionale all’agricoltura, Luca Sammartino.

“Il tempo intercorrente tra l’effettiva pubblicazione del bando – si legge nell’interrogazione – e la scadenza dei termini (meno di un mese) è del tutto incongruo, in considerazione soprattutto della complessità degli adempimenti necessari ai fini della definizione di una strategia di sviluppo locale;
si sono verificati non pochi ritardi nell’emanazione del bando tutti riferibili all’amministrazione regionale, mentre si pretende dai Gal la capacità di approntare una strategia di sviluppo per i propri territori in meno di un mese”.

“Ulteriore criticità del bando in argomento – continua Chinnici nell’interrogazione – è rappresentata dal numero di beneficiari ammissibili che non possono essere più di venti Gal, inferiore di tre unità rispetto a quanto approvato nel Piano strategico della Pac che per la Sicilia prevede l’obiettivo di 23 strategie di sviluppo locale Leader; la riduzione numerica dei beneficiari rispetto ai Gal esistenti pone quesiti in ordine al completamento e all’implementazione delle strategie di sviluppo già avviate”.

Si chiede pertanto all’assessore – conclude – “se non ritenga di dovere disporre una proroga per la scadenza dei termini per la presentazione delle domande; le ragioni per le quali il numero di beneficiari sia stato fissato nel numero di 20, con la conseguente esclusione di 3 Gal già esistenti; se non ritenga di dovere innalzare la dotazione finanziaria per ciascuna proposta delle Strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo, del tutto insufficiente rispetto alle finalità perseguite”.