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09/01/2024 06:00:00

Marsala fuori dal Distretto turistico, mentre la consulta voluta da Grillo....

Marsala sempre più sola nella promozione turistica. Il Comune è uscito dal Distretto turistico della Sicilia Occidentale. Lo hanno deciso, nei giorni scorsi, i consiglieri comunali ratificando un atto della giunta comunale guidata dal sindaco Massimo Grillo.

Il Distretto turistico della Sicilia Occidentale è la fondazione nata circa 15 anni fa, con la partecipazione di diversi Comuni, con l’intenzione di lavorare su piani di promozione turistica del territorio della provincia di Trapani in un’ottica di rete. Rete tra Comuni principalmente, e nella quale negli ultimi mesi hanno aderito anche associazioni e privati.

Il Distretto turistico negli ultimi anni è stato presieduto da Rosalia d’Alì, che è anche assessore al Turismo a Trapani.
Con la giunta Grillo i rapporti non sono mai stati sereni. Sin dal suo insediamento Grillo ha preso le distanze dal distretto, aderendo ad esempio ad iniziative private sulla promozione turistica, e giocando la sua solitaria partita.
Poi ha iniziato a tirare i remi in barca, e a non pagare le quote annuali che sono tenuti a pagare i comuni che partecipano al Distretto e vogliono usufruire dei servizi di promozione turistica. Alla Bit, ad esempio, Marsala è andata a proprie spese, partecipando ad un progetto parallelo a quello del Distretto che era anche finanziato dalla Regione Siciliana.

 

 

Un anno fa ci fu lo strappo definitivo. Con la giunta Grillo che annuncia che non voleva stare più dentro il Distretto turistico. Nel frattempo, però, c’erano delle quote arretrate da pagare. Il sindaco Grillo e il Distretto avevano trovato l’accordo per pagare, poi però il primo cittadino di Marsala annuncia che vuole tirarsi fuori dal distretto, ma non prima di proporre un cambio di governance.

Grillo, così, anziché fare rete, sempre più necessario in tema di turismo, va verso l’isolamento e crea divisioni all’interno di un territorio che punta sul turismo. Prova ne sono gli Stati generali del Turismo. Un evento che un anno fa è stato organizzato dalla presidente d’Alì. Ma dopo qualche giorno ecco che Grillo spunta con i “suoi” Stati Generali del Turismo a Marsala. Un evento fotocopia, ma tutto marsalese, a quello che era stato organizzato dal Distretto. 


E’ marzo e  l’amministrazione Grillo, in procinto di uscire dal Consorzio, tenta la strada della Consulta del turismo. 

E' l'ennesimo organo di consulenza del sindaco Grillo, dopo la giunta young e la "governance". Già dalle prime battute la consulta sa di flop.  I componenti sono ben 22, individuati dal Sindaco Grillo dopo un avviso pubblico, sulla base delle indicazioni delle categorie. In sette categorie (dal Comune non fanno sapere quali) nomi non ce n'erano, ed è stato lo stesso Grillo ad indicare dei nomi per colmare il vuoto.

Grillo parla di gran "qualità dei componenti" per avere "suggerimenti per migliorare i servizi e l'offerta turistica".

 Ma la Consulta per il turismo si è riunita solo una volta, come ha detto il sindaco Grillo nella conferenza stampa di qualche giorno fa. In nove mesi un solo incontro. Poca roba per una città che il sindaco Grillo vuole “ricostruire”. E come lo fa? Con i nuovi Stati generali del turismo, ancora una volta a Marsala, giusto per riciclare l'idea. 

Adesso nell’ambito della revisione periodica delle partecipate la giunta Grillo ha deciso di uscire dal Distretto turistico. Una decisione sottoscritta dal consiglio comunale, senza molta fatica, in una delle ultime sedute del 2023.