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11/02/2024 00:00:00

La politica a Marsala tra "Partito di lotta e di governo"

"Partito di lotta e di governo". È un vecchio slogan attribuito, negli anni settanta, a Enrico Berlinguer. L'idea del segretario comunista non era ambigua: non si trattava di una politica ambivalente, ma piuttosto di un'organizzazione politica che voleva cambiare lo 'status quo' in modo propositivo e riformista.

Un fautore della prassi, ma con motivazioni personali, è stato Salvini prima con l'alleanza gialloverde; adesso, lo si vede esercitato talvolta nell'esecutivo di Meloni e in modo più 'aggressivo' in vista delle elezioni europee. La formula è tornata attuale quando si è appreso dell'indicazione del consigliere comunale di Marsala, Ferrantelli, come assessore in quota MPA, nell'azzeramento della giunta Grillo.

Negli ultimi mesi, il decano ha assunto un atteggiamento non proprio conflittuale con l'amministrazione, ma certamente di distacco, e nel caso non dovesse far parte dell'organico della giunta, diverrebbe chiaramente conflittuale. Più di tre anni fa, Di Pietra e Orlando erano parte integrante del progetto Grillo; adesso, sono della "lotta continua".

Ovviamente, Civicamente non è l'organizzazione di Sofri e Rostagno. Sospesi in una dualità sono Noi Marsalesi e anche la proposta del deputato regionale, riferimento del movimento Pellegrino, di creare un governo di salute pubblica e questo alimenta l'ambiguità. D'altronde, dopo il confronto tra Coppola e Carnese, su chi sia più opposizione, l'idea dell'immenso Pietro Nenni è certamente attuale, ossia: "A fare a gara a essere puri, troverai sempre uno più puro... che ti elimina", e la prova nella fattispecie è la Genna, ostile fin da subito. Nel clima del festival di Sanremo, si citano i Negramaro: "In bilico tra santi e falsi dei", lo è anche ProgettiAmo Marsala. Rimanendo nella città dei fiori, dopo oltre "mille giorni di te e di me", è ora di pensare "Chi ci sarà dopo di te", e quindi il dilemma è risolto.

Vittorio Alfieri