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26/03/2024 17:00:00

La morte del trapanese Gaspare Davì, gli interventi di Uil e Filt Cgil

“Nello stringerci intorno al dolore dei familiari di Gaspare Davì non possiamo che ribadire ancora una volta che quella delle morti sul lavoro è una strage che va immediatamente fermata. L’indignazione non basta, il Governo ascolti le proposte che da troppo tempo ormai giungono da questo sindacato a livello nazionale affinchè domani non ci ritroveremo a piangere l’ennesima vittima del lavoro”.

Lo affermano il segretario generale Uil Trapani e Uil Trasporti Trapani Tommaso Macaddino e Antonino Labruzzo commentando l’incidente mortale avvenuto ieri nel porto di Napoli.

“Soltanto la scorsa settimana – aggiungono - la Uil ha manifestato in piazza a Roma per chiedere maggiori misure per la sicurezza sul lavoro, mostrando simbolicamente oltre mille bare a far comprendere il numero di coloro che in un solo anno sono morti sul posto di lavoro. Il prossimo 11 aprile sarà sciopero nazionale perché il mondo del lavoro pretende risposte, pretende azioni. Servono più ispettori, servono controlli, serve frenare le gare al ribasso e i sub appalti. Serve una procura speciale per gli incidenti sul lavoro, per tutelare la vita delle persone. Perché la morte sul lavoro non è semplice fatalità, ma è un vero e proprio omicidio”.

Anche la Filt Cgil esprime profondo cordoglio alla famiglia del lavoratore marittimo trapanese Gaspare Davi', che, sabato sera, ha perso la vita durante il lavoro al porto di Napoli. "La marineria trapanese - dice il segretario provinciale della Filt Cgil Anselmo Gandolfo - è a lutto. Non possiamo continuare ad assistere a incidenti sul lavoro, che si possono evitare anche attraverso la formazione continua e strutturale che deve coinvolgere le aziende, i lavoratori, le autorità di controllo e l'Inail.
Quest'ultimo episodio - prosegue Gandolfo - conferma che l’attenzione da rivolgere alla sicurezza nei luoghi di lavoro non è mai abbastanza".