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27/03/2024 06:00:00

Cosa si muove per le prossime elezioni a Castelvetrano (scesa sotto i 30mila abitanti)

 La città di Castelvetrano non ha più i suoi 32 mila abitanti. Secondo l’ultimo aggiornamento ISTAT, la popolazione si ferma a 29.592 persone. E sotto i trentamila, sono dolori: meno finanziamenti regionali ed europei, meno consiglieri comunali (16 al posto degli attuali 24) e meno assessori (da 7 a 5).

Tutto lascia dunque pensare che gli schieramenti politici, che fino ad oggi hanno fatto fatica a delinearsi, nei prossimi giorni verranno definiti in fretta. Per il bene della città, ovviamente, in modo da arrivare preparati per le prossime elezioni dell’8 e 9 giugno.

 

Ma che aria tira? Aria di diffidenza.

Ognuno ha aspettato di vedere come si sarebbe mosso l’altro e il tempo è passato inesorabile.

Al punto che oggi, a poco più di due mesi, a Castelvetrano c’è un solo candidato sindaco: L’avvocato Giovanni Lentini. La sua candidatura è stata presentata ufficialmente ieri sera in un una conferenza stampa. Ma la coalizione non è più quella che venne presentata nel novembre scorso. Sì, perché, quella che era “Alleanza per Castelvetrano” è implosa. Fallita miseramente. Era nata ad agosto del 2023 ed era stata presentata tre mesi dopo in una prima conferenza stampa. Comprendeva ben 7 liste: “Obiettivo Città” di Calogero Martire (col relativo prodotto “Castelvetrano Giovani”), “Prima l’Italia - Lega Salvini Premier” di Salvatore Ingrasciotta,  “Castelvetrano rinasce” che è il movimento civico di Lentini, rappresentato da Francesco Saverio Calcara, “Ricominciamo insieme” di Lorenzo Rizzuto, la Democrazia Cristiana rappresentata da Rosalia Ventimiglia  e l’Mpa rappresentata da Maricò Hopps.

 

Oggi, nella conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco Giovanni Lentini, ci sono 4 liste: “Castelvetrano Rinasce”, “Castelvetrano Civica” di Rosy Milazzo e Yosè Priolo, “Cittadini in Democrazia” (Praticamente la versione civica della Democrazia Cristiana) di Rosalia Ventimiglia e Mimmo Celia e “MPA - Cambiamo Volto al Territorio”.

L’unica sigla di partito, al momento, è quindi quella dell’Mpa, rappresentata da Andrea La Rocca. Ma Lentini ha uno sponsor d’eccezione: Mimmo Turano. Che sarà anche assessore all’istruzione e alla formazione professionale della Regione Siciliana nella Giunta Schifani, in quota Lega per Salvini Premier, ma nessuno gli impedisce di sostenere Lentini a titolo personale (e dei suoi amici). con l’avvocato ha un buon rapporto, oltre alla mano sulla spalla, gli ha pure sfiorato la guancia con l’indice e il medio. Ma Lentini è lontano dalla figura del candidato piacione tutto abbracci e sorrisi. Sembra posato, misura le parole e a tratti, rispondendo alle domande dei giornalisti ricorda Mattarella.

 

Gliene abbiamo fatto una anche noi:

“Oltre ai finanziamenti regionali ed europei, dovrebbero rivestire la loro importanza anche le entrate relative ai tributi. E a Castelvetrano li paga solo la metà della popolazione. Come si fa a risolvere questo problema? Che idea avete?”.

 

Ci ha risposto così:

Noi cercheremo la competenza assoluta per affrontare questo fenomeno. Occorre passare ad un sistema di adeguata digitalizzazione, per evitare che ci sci siano cittadini ai quali non viene chiesto nulla ed altri a cui viene chiesto di pagare due volte. Da avvocato so bene che se il creditore vuole recuperare il suo, non deve ‘uccidere’ il debitore. Occorre avere un rapporto negoziale col cittadino che non ha pagato (perché magari in difficoltà), riorganizzare i nostri dipendenti, formarli e motivarli, digitalizzando il sistema. Per fare questo occorre scegliere un assessore che abbia le adeguate competenze”.

 

La sala era gremita, tra sostenitori, curiosi, esponenti locali di altri partiti e movimenti che sono venuti a vedere che aria tirasse, magari preoccupati anche dalla diminuzione del numero di consiglieri. Non c’era però Calogero Martire, che potrebbe essere l’anti-Lentini in questa campagna elettorale nata a rilento, destinata però a diventare incandescente in poco tempo.

 

E cosa si muove tra gli altri partiti?

 

Il Pd sta cercando di raggiungere una quadra con le altre liste di sinistra (i socialisti, Unione Popolare di Susanna Caracci e, forse, Azione di Ferdinando Firenze), con Sud Chiama Nord rappresentato da Francesco Casablanca e col movimento 5 Stelle. Con quest’ultimo la condizione è che non propongano Enzo Alfano come candidato sindaco. Ma i 5 Stelle non ci stanno e il nodo non è stato ancora risolto. Insomma, ad oggi ancora lontani dall’indicare il nome del candidato sindaco della coalizione, visto che ancora non è certa nemmeno la coalizione.

 

C’è anche il farmacista di Selinunte, Salvino Gancitano, che da mesi dice che si candiderà a sindaco della città, con la list civica “La Svolta”. Difficile però andare da soli. Potrebbe partecipare ad una coalizione insieme a Obiettivo Città ed altre forze politiche.

 

Fratelli d’Italia e Forza Italia?

Ad oggi è difficile dire dove andrà FdI, una volta che Nicola Catania ha perso il ricorso fatto da Bica e non è più consigliere regionale. Che direzione prenderà il partito? Maurizio Miceli, che è il coordinatore provinciale, non si è ancora espresso.

Anche FI è difficile che vada da sola. Però sono entrambi partiti che quando la Coalizione in cui c’è Lentini si chiamava Alleanza pere Castelvetrano, non aderirono dall’inizio. Potrebbero apparentarsi. Ma al momento è difficile dirlo.

 

Ci sarebbe anche un outsider: Maurizio Abate, che si era candidato da solo con una sua lista (Aria Nuova) nel 2017, quando poi le elezioni vennero stoppate dal commissariamento per mafia. Non ha escluso di ritentarci.

 

Insomma, ad oggi c’è un solo candidato ufficiale e gli schieramenti sono tutt’altro che definiti. Ma è solo questione di tempo. Una volta consolidati, si andrà dritti alle votazioni di giugno. Un altro scioglimento, infatti, sarebbe davvero improbabile. Così come un’altra retata, visto che Messina Denaro non c’è più. A meno che gli arresti eccellenti collegati al boss (che ancora non ci sono stati) dovessero cadere proprio a ridosso delle amministrative. E si sa, a Castelvetrano la cosa influirebbe in modo più o meno diretto con gli assetti politici della città.

 

Egidio Morici