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24/04/2024 06:00:00

Nessuna soluzione alla Trapani servizi. Prorogata la cassa integrazione

Si va verso la proroga di altri due mesi di cassa integrazione per i 40 lavoratori della Trapani servizi. Questo quanto emerge dall’incontro della settima commissione con il CdA della società, in “fermo impianto” da febbraio. Da allora, la società ricorre al “fondo bilaterale di solidarietà” come strumento che eroga la cassa integrazione ai lavoratori sospesi da attività per ragioni indipendenti dalle volontà aziendali. Un provvedimento che ha valore fino al 5 maggio, e che ora verrà rinnovato fino a luglio.

La proroga degli ammortizzatori sociali verrà discussa entro il mese tra l’azienda e le sigle sindacali, in quanto la Trapani Servizi al momento si trova ancora in una situazione di “fermo impianto”. A febbraio, infatti, i tecnici dell’Arpa hanno effettuato un sopralluogo alla discarica di Gela dove venivano conferiti i rifiuti lavorati alla Trapani Servizi, dove, a sua volta, arrivava l’indifferenziato da 73 Comuni fra il Trapanese e parte dell’Agrigentino e del Palermitano.

L’accertamento dei tecnici dell’Arpa ha evidenziato come i valori dei sovvalli, i rifiuti lavorati, alla Trapani Servizi non rispettasse tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente. Così, Gela ha chiuso le porte ai rifiuti provenienti da Trapani e la Regione ha autorizzato tutti i Comuni che prima portavano l’indifferenziato alla Trapani Servizi, a conferirli in altre discariche.

Con quelli dei Comuni del Trapanese che devono arrivare a Catania, con un notevole incremento dei costi di trasporto, tutto a carico dei Comuni i quali, alla fine, dovranno rivalersi sui cittadini. Motivo per cui si prevede un importante incremento della prossima Tari. Nel primo accordo siglato per la cassa integrazione estesa a 40 dipendenti, nello specifico 38 operai e 2 impiegati, è stato precisato come “la società dovrebbe ritornare a regime e si presume che per il 5 maggio saranno superate le criticità esistenti”.

La volontà di prorogare gli ammortizzatori sociali per altri due mesi, fa intendere che i problemi agli impianti della società partecipata al 100% dal Comune di Trapani, non sarebbero stati superati. I sindacati, poi, durante il vertice con il CdA di febbraio, avevano anche avanzato la richiesta di “integrare la retribuzione dei lavoratori, allo scopo di garantire una retribuzione simile allo stipendio”. Richiesta che probabilmente verrà riproposta al prossimo tavolo di contrattazione, in programma prima della scadenza naturale del 5 maggio.