Quantcast
×
 
 
30/04/2024 06:00:00

Europee: i candidati dei Cinque Stelle, Tamajo e Falcone nel Trapanese

 Partita la campagna elettorale dei candidati per le elezioni europee del Movimento Cinque Stelle, in campo c’è Patrizio Cinque, ex sindaco di Bagheria.

Cinque è stato il primo degli eletti alle parlamentarie del Movimento, si presenta come punto di riferimento per i cittadini siciliani e sardi a Strasburgo: ”È per me motivo di grande orgoglio poter avere l'opportunità di rappresentare i cittadini delle due Isole al Parlamento Europeo per il Movimento 5 Stelle. Essere stato il più votato sulla piattaforma dai nostri attivisti mi carica di ulteriore responsabilità”.

Molti i temi in agenda da portare in Europa, dove Patrizio Cinque sottolinea il grande lavoro fatto dal governo Conte II per l'assegnazione dei fondi del PNRR: "L'esecutivo guidato dal nostro Presidente ha ottenuto un grande successo nell'assicurare i fondi del Next Generation EU per l'Italia, una punto di partenza ottimale per il nostro futuro. Purtroppo, la gestione attuale dei fondi da parte del governo Meloni rischia di rovinare tutto. La mancanza di trasparenza, la lentezza nell'implementazione e le scelte discutibili stanno mettendo a rischio le opportunità di crescita e sviluppo del nostro Paese. Serve competenza nella gestione dei fondi per non disperdere questo enorme patrimonio”.

Un tema fondamentale nell'idea di nuova Europa che porta avanti Cinque è rappresentato dal reddito universale: "È giunto il momento di abbracciare un concetto di giustizia sociale più inclusivo, il reddito universale, una sorta di reddito di cittadinanza europeo. In un'Europa che aspira all'uguaglianza e alla solidarietà, dobbiamo garantire a ogni individuo la dignità di un reddito di base. L'abolizione del reddito di cittadinanza in Italia è un passo indietro, un affronto alla dignità umana e alla lotta contro la povertà. È tempo di agire con coraggio e visione, e implementare il reddito universale come fondamento di una società più equa e progressista, dove ogni persona possa vivere con sicurezza e dignità”.

Il capolista per i pentastellati nella Circoscrizione Isole è Giuseppe Antoci, che non condivide le candidature dei leader di altri partiti per poi rinunciare al seggio in caso di elezione: “E’ un atto irrispettoso nei confronti degli elettori. Giuseppe Conte ha operato una scelta netta, non di certo opportunistica, decidendo di non scendere in campo in quanto già impegnato a servire le istituzioni nella Camera dei Deputati. Quella delle candidature di “facciata” è una pratica che purtroppo ricorre solo in Italia. Chi chiede un voto di preferenza agli elettori deve impegnarsi ad onorare la fiducia accordata, portando avanti in caso di elezione il programma elettorale nelle sedi istituzionali. Non si può pensare di girare in lungo e in largo le regioni parlando alle persone delle sfide che ci attendono nell’Unione Europea, al solo fine di intercettare consensi. È opportuno, per non svilire i processi democratici, che chi si candida alle elezioni europee vada a Bruxelles se eletto. I cittadini hanno bisogno di gente pronta ad impegnarsi concretamente in Europa, non di certo di passerelle elettorali”.

FORZA ITALIA. Corsa anche in Forza Italia, è stato domenica a Marsala Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività Produttive, candidato alle europee, l’atto di accettazione della candidatura è stato sottoscritto a Roma nella giornata di ieri. Tour elettorale per Marco Falcone, altro forzista candidato alle europee, attuale assessore regionale al Bilancio. Sarà in provincia di Trapani tra Mazara, Salemi, Castelvetrano, Salaparuta.

ORLANDO. “Pio La Torre è stato ucciso a Palermo il 30 aprile 1982 insieme con Rosario Di Salvo, alla vigilia del 1° maggio, Festa del Lavoro e ricorrenza della strage di Portella della Ginestra del 1947, opera dello stesso sistema di potere criminale mafioso e internazionale, rimasta ancora oggi senza verità e giustizia. Pio La Torre ha promosso e praticato il rispetto della legge e il rispetto dei diritti costituzionali di libertà e di eguaglianza spesso mortificati da una legislazione inadeguata. Ha saputo collegare le lotte operaie e contadine con un forte impegno per i diritti contro ogni diseguaglianza e per la pace contro i missili a Comiso. È stato e rimane un riferimento forte per il contrasto al sistema di potere mafioso con una specifica efficace configurazione dei reati di mafia e con la previsione legislativa della confisca di patrimoni illegali. Pio La Torre viene, infatti, ucciso, insieme con il compagno Rosario Di Salvo, sul fronte della legalità, dei diritti e della pace, ostacolato da un sistema di potere mafioso finanziario, politico anche internazionale”. Lo dichiara l’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, presente all’Assemblea Nazionale contro mafia e corruzione promossa dalla Cgil nazionale all’Iti Vittorio Emanuele III di Palermo, per ricordare l’opera e il sacrificio di Pio La Torre.