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01/06/2024 06:00:00

Un fiume di droga/3. Da San Giuliano a Sappusi, i quartieri caldi dello spaccio

Sono dei fortini, quasi inespugnabili. Quartieri periferici, dimenticati da Dio e dalle istituzioni. Qui la politica arriva solo in campagna elettorale. Chiede i voti, fa prebende. Regala pacchi di pasta e aggiusta lampioni. Dà una sistemata in prossimità del voto, e poi via.

I quartieri popolari vengono abbandonati. Diventano così il centro di piccoli e grandi traffici di droga. Piazze di spaccio dominate da gruppi criminali ben organizzati e che vendono droga h24. Palazzine e appartamenti videosorvegliati, sentinelle che girano per le vie. Ma spesso neanche servono. Perchè il quartiere è ben protetto dal silenzio di chi è vittima della prepotenza dei capetti dello spaccio. Qui la droga scorre a fiumi, dal crack all’eroina.
Negli ultimi tempi però Polizia e Carabinieri hanno messo a segno diversi colpi contro i trafficanti. Ma non è sempre così facile.

 


SAN GIULIANO
San Giuliano è un quartiere popolare che si estende tra il comune di Trapani e quello di Erice, caratterizzato da un’elevata presenza criminale, dovuta ad un’urbanizzazione spesso senza controllo, a cui ha fatto seguito l'occupazione abusiva delle case popolari, negli anni, e la ghettizzazione di buona parte della popolazione. Un contesto dove, purtroppo, l'illegalità è diffusa, soprattutto lo spaccio di stupefacenti, che coinvolge interi gruppi familiari e gruppi criminali che trasformano le palazzine del quartiere in vere e proprie centrali di spaccio. Non è un caso, ad esempio, che all'interno del quartiere ci sono alcune sentinelle che avvertono della presenza delle forze dell'ordine o di soggetti estranei al quartiere, così come ci sono tantissimi impianti di videosorveglianza, e grate metalliche a difesa delle abitazioni. E' quello che accadeva in Via Ciullo D'Alcamo, la zona che Maurizio Di Pietra e la sua banda avevano trasformato nella loro centrale di spaccio. Tutto ciò rende difficile, per la polizia, organizzare interventi nella zona, perchè la prima cosa che fanno gli spacciatori, quando si accorgono della presenza degli agenti, è buttare nello scarico lo stupefacente.
Maurizio Di Pietra, il narcotrafficante di San Giuliano, utilizzava le case di alcune donne del quartiere come nascondiglio per la sua merce illegale. Le donne, in cambio di somme di denaro irrisorie, acconsentivano a custodire la droga nelle loro abitazioni, esponendo se stesse e le loro famiglie a gravi rischi.
Le indagini, avviate nel settembre 2020, hanno permesso di individuare e arrestare Di Pietra e le sue complici, Maria Salafia e Lucia Sodano. Le intercettazioni e le perquisizioni hanno rivelato un sistema collaudato: Di Pietra consegnava la droga alle donne, che la nascondevano nelle loro case, pronte a consegnarla al momento opportuno.
Tutto ciò è stato scoperto in una recente operazione antidroga della Polizia con la quale è stata smantellata una fiorente attività di spaccio di droga, soprattutto crack, lo stupefacente che costa poco e distrugge le vite.
Sempre San Giuliano è stata al centro di un altro blitz, da parte dei Carabinieri, nel quale è stato sequestrato un chilo di droga di ogni tipo.

 

SAPPUSI
In questi giorni su tp24 abbiamo raccontato di alcuni sviluppi dell’inchiesta “Virgilio” con la quale, un anno fa, è stato smantellato un vasto traffico di stupefacenti a Sappusi.
Nel quartiere popolare c’era la principale “piazza di spaccio” di Marsala. Secondo gli inquirenti, anche una giovane morta per overdose nell’ottobre 2021 (cui è seguito il suicidio del compagno), si sarebbe rifornita in passato a Sappusi. A dominare il quartiere sono tre gruppi criminali, capitanati da tre donne. Nelle scorse settimane è iniziato il processo per 11 persone. Dall’indagine è emerso che le case dei trafficanti erano dei veri fortini, con tanto di telecamere di videosorveglianza. E chi doveva comprare la droga poteva farlo anche lasciando la carta del reddito di cittadinanza. 

AMABILINA
La carta del reddito di cittadinanza dei tossicodipendenti gli spacciatori di Sappusi la utilizzavano ad Amabilina. Era la rivendita di tabacchi, l’unica del quartiere, che permetteva ai pusher di prelevare i soldi di carte non loro. In cambio tratteneva il 10%. Amabilina è un altro quartiere caldo, in cui da anni i residenti segnalano situazioni di degrado e criminalità. Periodicamente le forze dell’ordine effettuano dei blitz nel corso dei quali trovano di tutto. Armi e droga. Anche questo è un quartiere particolare, in cui le persone perbene non si sentono protette. In cui la politica non mette piede.

 

 

LA ROTTA DELLA DROGA
Non solo San Giuliano, Sappusi, Amabilina. Ci sono anche i quartieri di Mazara 2 e di Belvedere a Castelvetrano, e sempre a Trapani Fontanelle. Sono, come dicevamo, quartieri dimenticati in cui la criminalità prospera. E lo fa attraverso i fiumi di droga che arrivano da ogni parte d’Italia. Abbiamo raccontato qualche tempo fa le rotte della droga. Dalla coca e l’eroina che arriva dall’altra parte dello Stretto a Catania e Messina. Da lì viaggia fino ad ogni zona della Sicilia. La droga che arriva dal mare, come l’hashish e quella gestita da Palermo, come la cocaina.


I fiumi di droga che arrivano in provincia di Trapani, che inondano non solo i quartieri popolari. Che lacerano i consumatori, rovinano famiglie, distruggono speranze.
 

FINE