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11/06/2024 06:00:00

Sicilia, la corsa agli otto seggi. Chi va in Europa, e chi no 

 Otto i seggi che per la Circoscrizione Sicilia-Sardegna dovranno essere assegnati, il metodo è proporzionale e bisogna pure contare i resti, a cui però prendono parte alla spartizione solo le liste che a livello nazionale hanno superato lo sbarramento del 4%, poi alla ripartizione parteciperanno le liste che nella circoscrizione di appartenenza hanno sì superato il 4% ma si tiene conto del voto di preferenza.

Non è stata una competizione finita male per il Partito Democratico, che anzi cresce nel consenso nelle sue molteplici aree interne.

Il voto delle europee consegna il Paese al bipolarismo, non c’è spazio per altri partiti, nessun cespuglio, in Sicilia il primo partito è Forza Italia.

Duro il commento in conferenza stampa di Carlo Calenda: “Dal terzo polo in poi tutto ciò che ho fatto è cercare di avere un progetto politico, il problema è che Bonino fa partiti con nessuno e Renzi li fa per sfasciarli. Io ho detto a Emma, quando abbiamo iniziato questo percorso, che il suo elettorato era incompatibile con quello di Renzi e infatti hanno lasciato a terra il 40% dei voti. Non sono abituato ad attribuire ad altri gli insuccessi, non rimprovero a Bonino la scelta che ha fatto. L’ha fatta lei, amen”. Sconfitta piena per Azione ma anche per Stati Uniti d'Europa di Matteo Renzi: “Niente, è andata male. Purtroppo la lista Stati Uniti d’Europa è rimasta fuori per pochissimo dal Parlamento europeo”, ha ammesso Renzi in un lungo Tweet, ha poi attaccato Calenda: “Sul risultato italiano pesa l’assurda rottura del Terzo Polo: potevamo avere sette parlamentari europei riformisti, insieme. E invece sono zero. Che follia”.

Restano fuori dal Parlamento Europeo i big: Matteo Renzi, Emma Bonino, Carlo Calenda, Cateno De Luca, Michele Santoro, Stefano Bandecchi.

A cantare vittoria in Sicilia per l’affermazione di Caterina Chinnici è l’MPA di Raffaele Lombardo, che in provincia di Trapani però non è determinante, Lombardo parla di misura significativa: "“Siamo stati, di gran lunga, i maggiori sostenitori della scelta del segretario nazionale Antonio Tajani di affidare all’onorevole Chinnici il posto di capolista nel collegio della Sicilia e della Sardegna. Mentre – prosegue Raffaele Lombardo - va tenuto presente che a cercare di intaccare il valore di quella scelta si è operato mettendo in campo certe terzine ‘ad excludendum’ della capolista. E va detto che ha deluso il riscontro a dir poco avaro al consenso raccolto dai candidati sardi in Sicilia”.

“Lo straordinario impegno di amministratori, dirigenti e militanti e di tantissimi giovani e donne che si sono ritrovati in questa campagna elettorale attorno a Caterina Chinnici, chiede di potere esprimere più efficacemente il programma autonomista nell’alveo di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo. E reclama – conclude il leader autonomista - che l’azione politica ed amministrativa di ogni giorno siano ispirate, anche nel nome di Chinnici, ai principi del rigore morale e finanziario e della chilometrica lontananza da ogni forma di criminalità”.

In ogni caso in baso ai dati rilevati e alle preferenze espresse la ripartizione dei seggi, 8, dovrebbe essere questa: due seggi a Fratelli d’Italia con 420.000 voti e il 21,25%, la prima degli eletti è  Giorgia Meloni, che non andrà in Europa e pertanto i seggi andranno a  Giuseppe Milazzo con 65.000 voti e a  Ruggero Razza arrivato terzo nella lista con oltre 61.000 voti.

Due seggi anche per Forza Italia, eletti sono Edy Tamaio, primo con 121.000 voti, e Marco Falcone subito dietro con oltre 100.000 voti, pare che proprio Tamajo rinuncerà al ruolo al Parlamento Europeo e quindi nello slittamento della lista a Bruxelles andrebbeCaterina Chinnici, 93.000 preferenze. Un seggio al PD, prima degli eletti è la segretaria nazionale Elly Schlein che non andrà in Europa, il seggio verrà allora attribuito a Peppino Lupo con 49.000 voti.

Un seggio pure per il M5S , risulta eletto Giuseppe Antoci con 64.000 voti, un seggio anche alla Lega è eletto Raffaele Stancanelli con 44.000 voti.

Un seggio andrà ad Alleanza Verdi Sinistra, eletta Ilaria Salis con 50.000 voti.

 "Il secondo seggio assegnato alla lista di Forza Italia nel collegio insulare per le elezioni europee corona lo straordinario risultato raggiunto dal partito in Sicilia, dov'è risultato la prima formazione politica con oltre il 23% dei voti.
Anche in Sicilia si conferma che Forza Italia è la casa naturale dei moderati che vogliono uno spazio di protagonismo e azione politica al centro, liberi da ogni estremismo tanto di destra quanto di sinistra.
In queste settimane in tanti, a partire da tutta la deputazione regionale che ha anche espresso parte delle candidature nonché i due candidati più votati, ci siamo spesi per questa vittoria che è anche una vittoria del governo regionale guidato da Renato Schifani.
Questo conferma l'importanza del ruolo parlamentare di Forza Italia all'Assemblea regionale siciliana all'interno della maggioranza di governo, per proseguire nell'azione di rilancio della nostra economia e dei servizi e le opportunità per i cittadini e i territori."

Lo dichiara Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana.

-"Ringraziamo gli elettori e i militanti del Partito democratico trapanese che in questa tornata elettorale hanno sostenuto i nostri candidati. Siamo stati determinanti nell'ottimo risultato ottenuto dalla segretaria Schlein e da Pietro Bartolo, così come per Giuseppe Lupo che rappresenta una risorsa per il nostro partito e che saprà interpretare al meglio nel nuovo Parlamento europeo le esigenze del nostro territorio". Lo dicono il segretario provinciale del Pd trapanese, Domenico Venuti, e la presidente dell'Assemblea dem Valentina Villabuona, commentando i dati delle Europee. Venuti e Villabuona giudicano "di grande rilievo" l'apporto dato dal Pd trapanese alle candidature di Schlein, Bartolo e Lupo: "Un voto che rafforza il Partito democratico - concludono - e che manda a Bruxelles personalità autorevoli che sapranno difendere gli interessi della Sicilia e della provincia di Trapani

 
“Al neo deputato europeo Giuseppe Antoci i complimenti miei e del gruppo parlamentare che rappresento per l'importante traguardo raggiunto in questa tornata elettorale. A Giuseppe auguriamo buon lavoro, certi che saprà rappresentare al meglio in Europa le ragioni di pace e legalità così come tutti gli altri valori e temi che da sempre contraddistinguono il Movimento 5 Stelle. Un plauso e un ringraziamento sentito va anche agli altri candidati della lista che si sono spesi in questi mesi tra la Sicilia e la Sardegna nel corso di una campagna elettorale fatta sempre a testa alta e all'insegna della massima correttezza. Un grosso grazie, infine, a tutti gli elettori e anche agli attivisti del Movimento che anche questa volta non si sono risparmiati, garantendo, come sempre un validissimo supporto. La fiducia riposta anche questa volta nel M5S Sicilia per noi è da stimolo per nuovi e ambiziosi progetti sempre a beneficio dei siciliani”
Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca