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16/08/2024 17:13:00

Le mani della mafia sul residence nel paradiso del kite a Marsala?

Ci sono anche gli interessi della mafia nel paradiso del Kite Surf a Marsala? E' quello che potrebbe emergere dall'inchiesta della DDA di Palermo che nei giorni scorsi ha portato all'arresto di esponenti mafiosi dalla Sicilia al Brasile, con sequestri milionari.

 Al centro delle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo vi è il sospetto tentativo di acquisizione illecita del complesso turistico Heron's Bay da parte di figure legate alla criminalità organizzata.

Secondo le indagini, il boss mafioso Giuseppe Calvaruso avrebbe orchestrato una complessa operazione finanziaria fittizia per prendere il controllo del resort, eludendo le restrizioni legali imposte dalla giustizia. In questa presunta manovra sarebbe coinvolto anche l’imprenditore bagherese Giuseppe Bruno, arrestato in Brasile nei giorni scorsi dove si era trasferito anni fa, le cui motivazioni si ricollegherebbero alla confisca dei beni subita dal padre nel 2008.

L'asse Calvaruso-Bruno, secondo le indagini condotte dai finanzieri del Gico, avrebbe generato movimenti finanziari per circa 50 milioni di euro, con una stima che raggiunge i 500 milioni di euro se considerato il valore complessivo delle società e dei beni coinvolti. Il nodo centrale della vicenda riguarda la società "Piramide costruzioni e immobiliare srl", che sarebbe riconducibile  a Calvaruso e Bruno e precedentemente gestore del residence di Marsala di proprietà della società “Gli Aironi”, come riporta LiveSicilia.

L’indagine rivela che "Piramide" sarebbe stata trasferita, solo nominalmente, a società di diritto estero come "Leader trading solution Sa" e "Reignestate properties Ltd". Un contratto di affitto, ritenuto “sfavorevole” per “Gli Aironi” e predisposto dal professionista Stefano Tamburini, avrebbe delegato a Piramide la gestione amministrativa, contabile e finanziaria del complesso, segnando quello che la Procura identifica come un chiaro indizio di manipolazione fraudolenta.

Sebbene in passato Calvaruso abbia difeso la sua posizione affermando di limitarsi a operazioni legittime attraverso la sua impresa edile, le nuove rivelazioni suggeriscono un quadro ben più complesso, con movimenti di denaro verso conti esteri che potrebbero celare intenti ben meno trasparenti.