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29/10/2024 06:00:00

Calcio e basket e Trapani. Facciamo i conti ad Antonini (e qualche domanda ...)

Torniamo ad occuparci di quello che accade a Trapani. Un anno e mezzo fa piomba in città un imprenditore, Valerio Antonini. Compra le squadre di calcio e di basket con l'ambizione di portarle ai vertici, cosa che, con la disponibilità economica che ha, in effetti gli riesce subito. Antonini compra anche l'unica televisione in città, Telesud. Tp24 lo incontra, lo intervista e ricostruisce la sua storia in un'inchiesta a puntate (potete leggerla qui) che non è stata molto gradita dal diretto interessato. Sperava nell'agiografia, era giornalismo. E' una storia grande, interessante, che incuriosisce, perchè mai, davvero, si era vista una massa di soldi così importante provenire nel territorio per lo sport, e non solo. 

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Chi finanzia dunque questa straordinaria doppia cavalcata di calcio e  basket a Trapani? Quando per la prima volta, su Tp24, ci siamo occupati di quella felice pioggia di milioni di euro ed ambizioni piovuta in città, la risposta era nota: Valerio Antonini, tramite la sua società londinese, il suo fiore all’occhiello, la Quanton Commodities.

Così è stato almeno fino a pochi mesi fa, perché la Quanton oggi non è più sotto controllo dell’imprenditore romano, e ha cambiato  anche nome. 

Un radicale cambio di rotta per lo sport trapanese: Tp24 è in grado di raccontarlo con documenti ufficiali e la testimonianza dello stesso Antonini.

Alla ricerca di un nuovo equilibrio

Usciamo per un attimo dal campo da gioco per addentarci nella parte meno romantica e più prosaica dello sport trapanese e della ripida ascesa del suo deus ex-machina. Nella piramide societaria, la società Sport Invest controlla Trapani Shark e Trapani FC.

 

Dall'estratto del bilancio di Sport Invest S.R.L. al 31 dicembre 2023, emergono alcuni dati significativi:

  • Totale Attivo: € 8.897.531
  • Immobilizzazioni: € 3.602.311, che includono immobilizzazioni immateriali (€ 1.002.285), materiali (€ 830.622), e finanziarie (€ 1.769.404).
  • Disponibilità liquide: € 4.287.894, il che indica una buona liquidità della società.
  • Crediti esigibili entro l'esercizio successivo: € 991.736.
  • Patrimonio netto: solo € 50.351, composto da un capitale sociale di € 10.000 e utili di esercizio di € 40.350.
  • Debiti totali: € 8.843.154, di cui:
    • 734.573 esigibili entro l'esercizio successivo.
    • 8.108.581 esigibili oltre l'esercizio successivo.
  • Ricavi delle vendite e delle prestazioni: € 215.281.
  • Altri ricavi e proventi: € 767.193, che costituiscono la maggior parte del valore della produzione totale (€ 982.474).
  • Costi della produzione: € 895.627.
  • Utile d'esercizio: € 40.350.

La società presenta un rapporto debiti/attivo molto alto, con debiti totali di circa € 8.8 milioni contro un attivo di € 8.9 milioni, il che potrebbe indicare una struttura finanziaria fortemente indebitata.  Tuttavia, la società dispone di liquidità significative (oltre € 4.2 milioni), che potrebbero garantire un certo margine di manovra. L'utile netto è piuttosto basso rispetto alle dimensioni dell'azienda, indicando margini sottili sulle operazioni.

 Il dato interessante non è, solo, quello numerico ma un altro di carattere societario esposto nel bilancio a pagina 19. “Si rende noto che la società appartiene al gruppo Quanton ed è soggetta alla direzione e coordinamento della società Leold SARL”.

La Quanton quindi è stata centrale nella gestione delle società sportive trapanesi, una sorta di “main-sponsor” che permette di far quadrare i conti di entrambe.

La gran parte dei ricavi delle due società deriva infatti dall’ afflusso di denaro proveniente dal gruppo Quanton, per il calcio di oltre 4 milioni e 800mila euro, per il basket di 2.950.000  euro - come si evince dalle note integrative ai bilanci.

Ma a chi appartiene la Quanton? Fino alla primavera di quest’anno il "dominus" era proprio Antonini che però, qualche settimana dopo la pubblicazione dell'inchiesta su Tp24,  il 10 aprile ha lasciato la carica di Director, ovvero di amministratore. Al suo posto è arrivata Aerass Tayyab, giovane manager pachistana. Il 21 aprile Antonini cessa di avere il controllo di Quanton. Il 3 giugno la società cambia nome in Kalash Commodities (qui il certificato).

 

 

Questo giro vorticoso non finisce qui. Il 27 giugno 2024 socio unico della ex-Quanton diventa la Black Beetal LLC, sede a Sharia, Al Messaned, negli Emirati Arabi Uniti e più precisamente nella zona franca di Sharjah Media City, nota anche come SHAMS, una delle zone franche in più rapida crescita negli Emirati.

Antonini a Tp24 ha spiegato l'intricata vicenda: "La Quanton già a fine febbraio 2024 era stata venduta. Della nuova società non mi occupo, non so cosa faccia".

Ma la notizia è un'altra e cioé chi ha preso il posto della Quanton come "main-sponsor" delle società sportive trapanesi. Lo rivela lo stesso presidente: "Da giugno Quanton non è più sponsor, è stata sostituita dalla mia società irlandese, la Q Caffe & Cacao LTD. Per inciso - aggiunge- gli investimenti a Trapani sono possibili grazie al mio business, tutto molto semplice."

Il nuovo sponsor, per usare le parole dello stesso Antonini, è una società nata da meno di un anno, nel dicembre 2023 e quindi al momento non ha ancora presentato un bilancio.

Qui c'è la ricostruzione grafica della rete dell'imprenditore, in base al registro internazionale Netzwerk. In rosso sono gli affari attuali, in grigio quelli cessati.

 

 

Uscita di scena la Quanton, chi controlla Sport Invest?

A dirigere e coordinare Sport Invest, come si legge dal bilancio, è la società lussemburghese Leold SARL.

Ma cosa sappiamo di questa piccola società che nei fatti controlla il basket e il calcio a Trapani?

La Leold si occupa di commercio di materie prime alimentari e controllava la più importante società messa in piedi dall’imprenditore romano, la sua cassaforte e il suo gioiello, come dicevamo, la Quanton.

Anche in quel caso siamo andati alla ricerca delle carte. Il bilancio del 2022 rivela una piccola perdita a fronte di un perfetto pareggio tra attivo e passivo, poco meno di 300mila euro. Stesse cifre per il bilancio 2023, con un volume di affari di poco conto, visto che quasi il 100% dell’attivo è composto da immobilizzazioni finanziarie con debiti annuali per 300mila euro. Potete leggere i dettagli dei documenti consultati nella seconda pagina di questo articolo.

Piccola società che ha però grandi responsabilità, visto che controlla la Sportinvest.

 

 

Analisi societarie e strategie finanziarie

Ma ritorniamo a Trapani e alle società che gestiscono calcio e basket. Dall’analisi dei bilanci saltano agli occhi alcuni particolari e altrettanti interrogativi. La strategia finanziaria è la stessa per entrambe la società: crediti importanti per fatture ancora non emesse e debiti verso soci o enti diminuiti sensibilmente.

La FC Trapani ha crediti per l’89,50 % con fatture ancora da emettere mentre per Trapani Shark si parla di 2.950.000 euro di fatture ancora non emesse.

Verso quali società o enti sono dirette e per quali prestazioni?

Secondo le visure, per il calcio il debito verso i soci aveva un valore iniziale di 2.629.229 euro successivamente diminuiti di 2.363.556 euro sino ad arrivare ad un valore di 265.673 euro. 

Sorge una domanda innocente: tutto ciò è servito per incrementare il capitale della società e far fronte a squilibri economici - finanziari? E se così fosse da cosa sono stati determinati questi squilibri?

Stesso interrogativo per la Shark i cui debiti avevano un valore iniziale 2.071.900 euro,  diminuiti di pari importo.

L’ultima curiosità riguarda la Sportinvest, le cui immobilizzazioni immateriali ammontano, per essere precisi, a 1.252.856 euro di cui non sono chiari la loro derivazione e a quali contratti si riferiscono. L’ammontare dei debiti  risulta molto elevato, 8 milioni circa, di cui la metà circa è in cassa. Perché risultano in cassa e non vengono utilizzati per abbattere i debiti?

Valerio Antonini, dal canto suo, continua nella faraonica campagna di investimento. Adesso annuncia 90 milioni di euro per costruire a Trapani un nuovo palazzetto e un nuovo stadio in una "cittadella dello sport" (ne parliamo qui). L'avventura continua.

Nicola Biondo
Giacomo Di Girolamo