Il Tribunale del Riesame di Palermo, presieduto da Alessia Geraci e composto dai giudici Rocco Cocilovo e Marco Petrigni, ha deliberato in merito alle richieste presentate dagli avvocati Ivan Gerardi e Paolo Pellegrino, difensori del consigliere comunale di Marsala Michele Accardi e di sua figlia Sara. Accardi, esponente di VIA, era già tornato in Aula dopo un precedente provvedimento di sospensione legato all'inchiesta su corruzione e formazione.
Tra i presunti favori oggetto dell’inchiesta, era emersa la promessa di assunzione per Sara Accardi: dal suo impiego in un supermercato, sarebbe stata trasferita a un ruolo in una casa di riposo (Ipab) situata a Santa Ninfa, anche se inizialmente si parlava di una richiesta per il compagno di Sara. La promessa, a quanto pare, era stata avanzata dal padre Michele Accardi a Nino Papania, fondatore del Movimento VIA, e a Ignazio Chianetta, referente del movimento a Marsala, finito agli arresti domiciliari nell’ambito della stessa inchiesta. La vicenda comprende una serie di intercettazioni e presunti pagamenti, ora al vaglio del giudice.
Il Tribunale del Riesame, in risposta all’ordinanza del 27 settembre 2024 emessa dal Gip di Marsala, ha disposto l’annullamento della misura cautelare per Michele Accardi e sua figlia Sara, accogliendo entrambe le istanze di riesame. Di conseguenza, per gli Accardi non resta in vigore l’obbligo di dimora, misura che era stata applicata dal giudice di Marsala.