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03/02/2025 17:30:00

Il TAR accoglie ricorso di un imprenditore, la Prefettura di Trapani riesaminerà l'interdittiva

Con un’ordinanza emessa il 15 gennaio 2025, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Palermo ha accolto l’istanza cautelare presentata da un imprenditore del Trapanese, L.V., originario di Salemi e titolare di un’azienda agricola operante nel territorio del Comune di Vita. La decisione del TAR obbliga la Prefettura di Trapani a riesaminare il provvedimento interdittivo che aveva portato al blocco dei contributi agricoli destinati all’imprenditore, finanziati dall’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).

La vicenda ha avuto inizio con un primo provvedimento interdittivo emesso dalla Prefettura di Trapani, contro il quale l’imprenditore aveva presentato ricorso al TAR di Palermo. Il ricorso era stato accolto, ma la Prefettura aveva successivamente adottato un nuovo provvedimento interdittivo, replicando sostanzialmente il precedente senza tenere conto delle osservazioni presentate dall’imprenditore. Di conseguenza, l’AGEA aveva nuovamente sospeso i contributi agricoli, costringendo L.V. a ricorrere una seconda volta al TAR, rappresentato dagli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza.

I difensori hanno contestato il provvedimento prefettizio, sottolineando che la Prefettura aveva riprodotto “de plano” il precedente atto annullato dal TAR, senza valutare le deduzioni presentate dall’imprenditore durante il procedimento. In particolare, hanno evidenziato che, secondo la giurisprudenza, le osservazioni del privato costituiscono una parte essenziale del quadro istruttorio e non possono essere ignorate dall’Amministrazione.

Con l’ordinanza del 15 gennaio, il TAR di Palermo ha accolto le argomentazioni degli avvocati Rubino e Valenza, riconoscendo la fondatezza del ricorso sotto il profilo del difetto di istruttoria. Il Tribunale ha rilevato che la Prefettura non aveva adeguatamente valutato le osservazioni dell’imprenditore, violando così le garanzie partecipative previste dalla legge. Inoltre, il TAR ha ordinato alla Prefettura di riesaminare il provvedimento, tenendo conto anche della possibilità di adottare misure meno gravose per l’imprenditore.

La Prefettura di Trapani dovrà ora pronunciarsi entro 45 giorni, rivedendo il proprio atto alla luce delle indicazioni del TAR. Nel frattempo, il contenzioso proseguirà con l’udienza fissata per il 10 giugno 2025.



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