E nella rinnovata tradizione di carnevale castelvetranese, c’è un lascito particolare nel testamento dei nonni prima dell’“abbruciatina”. Stavolta, tra i beneficiari, c’è un soggetto che non fa parte dei personaggi locali solitamente presi di mira: l’Assostampa.
Questo il passaggio dedicato all’associazione sindacale dei giornalisti:
Li Giornalisti ‘st’annu su’ di troppu
c’arriminanu la merda cu lu sgroppu;
giornalisti li chiamamu cca
chi giornalisti ‘un n’amu vistu ma’.
Però all’Assostampa ‘na cosa ci lassà,
comu iddi sannu fari: ‘na bella infamità.
In italiano:
I Giornalisti quest’anno sono di troppo
che rimestano inopportunamente le vicende;
giornalisti li chiamiamo qui
che giornalisti non ne abbiamo visti mai.
Però all’Assostampa una cosa il nonno ha lasciato,
come loro sono soliti fare: una bella infamità.
E’ evidente il riferimento all’esposto che l’Assostampa ha fatto alla procura per il portavoce Centonze, che si occupava dei comunicati sebbene non fosse iscritto all’Ordine dei Giornalisti.
Insomma, un “lascito testamentario” che più che con la satira sembra avere a che fare con una reazione stizzita che non fa ridere nessuno.