La settima commissione consiliare “CONTROLLO E GARANZIA” presieduta dal consigliere comunale Maurizio Miceli e composta dai colleghi Salvatore Daidone, Giuseppe Peralta, Silvio Mangano, Giulia Passalacqua, Claudia La Barbera, Grazia Spada e Sonia Tumbarello, intende nei prossimi giorni e con cadenza mensile dare atto costantemente del proprio operato così che la cittadinanza, attesi gli strumenti di trasparenza dei verbali di commissione e della guisa pubblica delle sedute, possa avere maggiore consapevolezza delle attività poste in essere al servizio della comunità e della macchina municipale.
In particolare la settima commissione si sta occupando di monitorare l’organizzazione e l’efficienza della macchina burocratica, non solo attenzionando i servizi concretamente resi ma, a monte, l’ordinaria e la straordinaria attività degli uffici, per comprendere laddove vi sono le ragioni delle difficoltà, la necessità di dotazione strumentale e del capitale umano, la valorizzazione delle competenze, la necessità di digitalizzare molti settori per abbattere costi e capitalizzare benefici.
La commissione, inoltre, si dedica al controllo analogo delle partecipate, previsto da apposito regolamento comunale e dalle norme del TUEL (Testo unico enti locali), lavoro che impone un monitoraggio costante, la premura di comprendere le profonde difficoltà riscontrate diventando riferimento di tutti, dipendenti, sindacati, governance tecnica e politica, per valorizzare le intese e censurare, anche pubblicamente, le ipotetiche storture.
Un esempio di questo lavoro è stato in parte portato all’attenzione del Consiglio Comunale in talune occasioni, censurando delle presunte anomalie stratificate nel tempo oltre ad un’analisi puntuale della documentazione relativa a gare, affiadmenti diretti, benefit di alcuni dipendenti e quant’altro, sollecitando in più occasioni la supervisione da parte del segretario generale, vertice amministrativo del comune di Trapani, socio unico delle società in parola.
L’intento materiale della commissione è altresì quello di essere operare quale whistleblowing dell’azienda comune di Trapani, operando quasi come un audit interno, per garantire trasparenza massima nelle procedure, promuovendo buone pratiche e le dovute azioni propulsive, segnalazioni e quant’altro possa migliorare lo stato del comune e le condizioni dei suoi dipendenti.