Trapani, la veglia di preghiera per le vittime di mafia: "Ogni nome è un monito, un impegno, una promessa"
Una Cattedrale gremita, un silenzio che pesa più di mille parole, colmo di memoria, dolore e impegno. È in corso, a Trapani, la veglia di preghiera per le vittime innocenti di mafia, un momento intenso di raccoglimento che precede la XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno, organizzata da Libera e Avviso Pubblico, che domani, 21 marzo, vedrà migliaia di persone sfilare per le strade della città per ribadire il proprio rifiuto della criminalità organizzata e della corruzione.
Un lungo elenco di nomi, un silenzio assordante
Nella Cattedrale di Trapani, il rito si snoda attorno a un gesto semplice e potentissimo: la lettura dei nomi delle vittime di mafia. Una lista che sembra infinita, pronunciata con rispetto e dolore, mentre i presenti ascoltano con gli occhi bassi e il cuore stretto in un dolore collettivo.
Ogni nome è una storia, un volto, una speranza spezzata. Il silenzio che avvolge la chiesa è denso di emozione. Dimenticare sarebbe come ucciderli due volte. Per questo, i loro nomi vengono scanditi ad alta voce: per restituire dignità, per rinnovare un impegno.
L’arrivo dei familiari a Trapani
In vista della grande manifestazione di domani, centinaia di familiari delle vittime di mafia sono già arrivati in città. Questa mattina, un primo gruppo è sbarcato al Porto di Palermo, proveniente dalla Campania. Poi, nel corso della giornata, sono giunti dalla Calabria e da Catania in autobus, mentre all’ora di pranzo, all’Aeroporto di Palermo, sono atterrati i familiari provenienti dal Nord Italia e dalla Puglia.
Si tratta di un popolo del dolore e della memoria, che non vuole piegarsi all'oblio e che, ancora una volta, è pronto a trasformare il lutto in battaglia civile, la sofferenza in richiesta di giustizia.
21 marzo, il corteo nazionale per la legalità
Domani, 21 marzo 2025, Trapani sarà il cuore della lotta alla mafia. Il corteo della Giornata della Memoria e dell’Impegno attraverserà le strade della città, portando con sé migliaia di persone: studenti, associazioni, istituzioni, cittadini comuni che vogliono ribadire con forza il proprio "no" alla criminalità organizzata.
Una data simbolica, il primo giorno di primavera, scelta per rappresentare la speranza e la rinascita, per riaffermare che la memoria è il primo passo verso la giustizia.
Intanto, questa sera, la Cattedrale di Trapani resta avvolta in un silenzio carico di significato. Le preghiere si mescolano alla promessa di non arrendersi. Perché, come diceva don Luigi Ciotti, fondatore di Libera: "La memoria deve farsi impegno, ogni giorno, in ogni gesto".
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