È stato annullato dal Tribunale del Riesame di Palermo il provvedimento cautelare nei confronti di Mario Pizzurro, necroforo del Comune di Trapani, coinvolto nell'inchiesta sul presunto malaffare legato alla gestione dei servizi cimiteriali.
Il Tribunale, all’esito dell’udienza di questa mattina, ha disposto l’immediata revoca della misura cautelare emessa dal Gip di Trapani, ridimensionando fortemente – secondo la difesa – il quadro indiziario a carico di Pizzurro. L’esecuzione del provvedimento è in corso da parte della Polizia di Stato.
“Sono emersi elementi tali da ridurre grandemente il quadro indiziario”, ha dichiarato il legale dell’uomo, l’avvocato Fabio Sammartano, che aggiunge: “Sono coinvolte altre persone ancora da investigare. Nessuna prova è mai stata raccolta sul malaffare e sul percepimento di denaro illecito da parte del mio assistito, né tantomeno sul mercimonio della funzione pubblica esercitata. La legge è uguale per tutti”.
Alla luce della decisione del Riesame, l’amministrazione comunale di Trapani – secondo l’avvocato – dovrebbe ora procedere con l’annullamento del provvedimento disciplinare che aveva sospeso Pizzurro dal lavoro.
Invece rimane ai domiciliari l'altro arrestato Emanuele Renato Grimaudo, muratore dipendente dell'impresa edile preposto all'esecuzione materiale dei lavori cimiteriali.
L’indagine aveva destato clamore nelle scorse settimane, sollevando dubbi sulla gestione dei servizi funerari nella città.