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02/05/2025 06:00:00

  Erice, TARI e Funivia: la sindaca Toscano contro l’opposizione. Ma le tensioni crescono anche in maggioranza

A Erice la polemica non conosce tregua. La sindaca Daniela Toscano è finita nuovamente nel mirino politico per due dei temi più caldi del momento: l’aumento della TARI e la gestione della Funierice. Ma stavolta, insieme all’opposizione, a farle fronte è una maggioranza sempre più sfilacciata, come dimostrato dal recente voto contrario sulla gestione dei siti culturali e museali.

La scintilla più recente è scoppiata con il rinvio del Consiglio comunale chiamato a deliberare su regolamento e tariffa TARI 2025. L’opposizione ha parlato di “caos”, ma Toscano ha affidato ai social una replica molto dettagliata: «Nessun caos. Solo senso di responsabilità». Secondo la sindaca, il ritiro temporaneo della delibera è stato motivato dalla necessità di aggiornare i dati relativi agli oneri di conferimento dei rifiuti da parte di alcune categorie commerciali. La delibera, sostiene Toscano, sarà migliorata per ridurre l’impatto economico sulle attività locali, in un contesto già segnato da costi maggiori a causa della chiusura della discarica di Trapani Servizi e del trasporto dei rifiuti fino a Catania.

L’opposizione – i consiglieri Aiello, Cavarretta, Favara, Maltese, Mannina, Pollari e Spina – respinge però l’idea che si sia trattato di un gesto di responsabilità, parlando invece di una giunta in difficoltà, priva di numeri e sempre più isolata. Toscano contrattacca: «Chi urla alla crisi è in cerca di titoli sui social, ma ignora le norme e il contesto. Il rinvio è legittimo, e il termine per l’approvazione è stato prorogato a giugno». Ma il clima resta teso, soprattutto in vista del Consiglio del 26 maggio, quando la questione tornerà in aula.

E mentre la TARI infiamma il dibattito, l’altro fronte critico è quello della Funierice, la società partecipata che gestisce l’impianto funiviario. Dopo le denunce dell’ex direttore Germano Fauci, che ha chiesto la cancellazione dal registro delle imprese di tutti gli organi societari nominati dopo il 1° giugno 2021, l’opposizione ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta.

Anche su questo punto, la sindaca ha fornito una lunga e articolata risposta a un’interrogazione dello scorso marzo. Ha ripercorso dettagliatamente le vicende legate al licenziamento di Fauci, ai concorsi banditi, alla gestione degli incarichi, ai piani industriali e alla capacità finanziaria della società. Un dossier tecnico e difensivo, dove però l’attenzione sembra quasi esclusivamente concentrata sulla figura di Fauci.

Non ci sta la consigliera Simona Mannina, che replica duramente: «Dopo 50 giorni di silenzio, invece di rispondere ai fatti si mette in piedi un comunicato che sembra più una vendetta personale che una spiegazione politica. Si parla solo di Fauci e si ignorano gli altri soggetti coinvolti. Vogliamo documenti, non parole».

L’opposizione chiede che venga istituita la commissione d’inchiesta per fare chiarezza, ricordando che sarebbe composta anche da membri della maggioranza, e non può quindi essere bollata come iniziativa strumentale. Ma resta da vedere se, su questo punto, la maggioranza – già scossa da recenti divisioni – sarà compatta o meno.

Nel frattempo, la cittadinanza osserva con crescente perplessità un quadro politico sempre più teso. E a Erice, la stagione calda sembra già cominciata. Non solo sul calendario.