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04/05/2025 06:00:00

Occupazione, al Sud il Bonus Donna segue regole diverse

 Il Ministero del Lavoro e il MEF hanno firmato il decreto attuativo per il Bonus Donne 2025, l’incentivo che mira a favorire l’assunzione di lavoratrici su tutto il territorio nazionale. In attesa del via libera della Corte dei Conti, una differenza è già certa: nelle regioni Zes – tra cui la Sicilia – il bonus seguirà disposizioni diverse rispetto al resto del Paese.

Il Governo, infatti, ha ottenuto dalla Commissione Europea l’introduzione di un “doppio binario” per il Bonus Donne. Si tratta di una procedura di attuazione differenziata che introduce criteri specifici per il Mezzogiorno, dove ancora si registra un livello di occupazione femminile tra i più bassi d’Europa.

Secondo Eurostat, del resto, Sicilia, Calabria e Campania occupano le ultime posizioni nella classifica europea, seguiti soltanto dalla Guyana francese, situato nelle coste del Sud America.

Così, mentre a livello nazionale il tasso di occupazione femminile si attesta al 60% — ben lontano dall’obiettivo dell’80% fissato dall’UE da raggiungere entro il 2030 — il Mezzogiorno registra dati ancora più preoccupanti. In Sicilia, per esempio, il tasso di occupazione delle donne si ferma al 46,8%.

Cosa prevede la misura?

Il Bonus Donne 2025 è un esonero contributivo destinato a chi assume donne lavoratrici. L’incentivo è valido per 24 mesi e può arrivare fino a 650 euro mensili per ogni nuova assunzione.

Per accedervi, però, non basta assumere. L’agevolazione, infatti, è pensata per produrre un incremento occupazionale. In altre parole, per ottenere l’esonero, è necessario che l’assunzione di una lavoratrice generi un aumento effettivo del numero di lavoratori rispetto alla media dell’anno precedente.

La misura esclude i contratti di lavoro domestico (es. colf, babysitter, assistenti familiari) e non è cumulabile con altri esoneri contributivi. Tuttavia è compatibile con la maxi deduzione fiscale del 120%, cioè la deduzione extra dall’IRES dei costi sostenuti per una nuova assunzione.

E in Sicilia?

In Sicilia, e nelle regioni Zes, il Bonus Donne seguirà regole diverse. Infatti, mentre a livello nazionale l’agevolazione è rivolta a donne disoccupate da 24 mesi, nel Mezzogiorno la soglia viene fissata a 6 mesi. Inoltre, nel Sud Italia, la misura è limitata alle donne residenti in una delle regioni della Zona Economica Speciale.

Altra differenza riguarda invece le date di decorrenza. Nel resto d’Italia, infatti, il Bonus Donne 2025 sarà applicato sulle assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024 al 31° dicembre 2025. Nelle regioni del Mezzogiorno – per cui si è resa necessaria l’approvazione della Commissione Europea per via di quel “doppio binario” – si procederà secondo disposizioni europee. L’incentivo, quindi, sarà valido per le assunzioni effettuate dal 31 gennaio 2025 in poi, cioè a partire dalla data di approvazione da parte dell’UE.

Restano però invariate le altre modalità: 650 euro per ogni lavoratrice assunta, fino ai successivi due anni.

In Sicilia, il Bonus Donne 2025 previsto da Ministero del Lavoro e MEF si affianca alle misure regionali già attivate dal Dipartimento del Lavoro. La Regione ha infatti stanziato 58 milioni di euro destinati a incentivare l’inserimento nel mondo del lavoro di donne che arrivano da contesti svantaggiati o di violenza.