È stato ucciso brutalmente Antonino Arculeo, 74 anni di Partinico, scomparso da casa il 7 maggio scorso e ritrovato cadavere tre giorni dopo nelle campagne tra Alcamo e Calatafimi, in località Acque Calde, nel Trapanese. L’autopsia ha confermato che l’uomo è stato accoltellato più volte, e il suo corpo parzialmente bruciato e sfigurato da morsi di animali.
Per l’omicidio e l’occultamento del cadavere sono stati fermati due uomini: Dario Milana, 47 anni, e Gioacchino Leto, 35, entrambi originari di Partinico. A condurre le indagini è stata la squadra mobile di Palermo, che ha ricostruito i movimenti della vittima grazie alla denuncia dei familiari e a una serie di riscontri investigativi.
Il mistero della scomparsa di Arculeo si è intrecciato fin da subito con un grave incidente stradale avvenuto la sera del 7 maggio ad Alcamo, in viale Europa. L’auto coinvolta, una Lancia Musa, era intestata proprio all’anziano scomparso. Dopo lo schianto, uno dei passeggeri era fuggito a piedi, lasciando l’altro ferito sul posto. Proprio da lì è partita la pista investigativa che ha condotto al fermo dei due sospettati.
Secondo gli inquirenti, Milana e Leto avrebbero attirato Arculeo in una trappola per poi ucciderlo con ferocia e tentare di distruggere il corpo per nascondere ogni traccia. Resta ancora da chiarire il movente.
Il corpo dell’anziano è stato ritrovato venerdì scorso in un’area impervia, non lontano dalla zona dell’incidente. La scomparsa di Arculeo, inizialmente trattata come un allontanamento volontario, si è così trasformata in un delitto dai contorni ancora oscuri.
Le indagini proseguono per ricostruire con precisione la dinamica dell’omicidio e per verificare eventuali complicità o responsabilità ulteriori.