×
 
 
22/12/2025 11:20:00

Rapina a mano armata in una gelateria di Marsala: arrestato un 48enne

Un arresto è scattato a Marsala per una rapina a mano armata avvenuta lo scorso 8 settembre in una gelateria della zona nord della città. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Marsala, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di un cittadino marsalese di 48 anni, ritenuto responsabile di rapina pluriaggravata, lesioni personali aggravate e porto abusivo d’armi.

 

I fatti risalgono alla tarda mattinata di domenica 8 settembre. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, un uomo con il volto coperto da uno scaldacollo forato, usato come un vero e proprio passamontagna, è entrato all’interno dell’esercizio commerciale – un punto vendita di gelati e surgelati appartenente a una catena siciliana – armato di forbici.

 

Una volta davanti alla cassa, avrebbe intimato alla commessa di consegnargli il denaro pronunciando la frase: «Fermati, questa è una rapina, dammi tutti i soldi!». La giovane avrebbe tentato di opporsi, così come un altro dipendente del locale che, con coraggio, ha cercato di allontanare il rapinatore ingaggiando una colluttazione.

 

Nonostante la resistenza, l’uomo è riuscito ad aprire il registratore di cassa e a impossessarsi del contante. Prima di fuggire, però, avrebbe colpito il dipendente intervenuto in difesa della collega, ferendolo alla schiena con un fendente sferrato con le forbici. Il giovane è stato soccorso e sottoposto a sutura, con una prognosi di quindici giorni.

 

Le indagini della Polizia di Stato si sono sviluppate rapidamente. Oltre alle testimonianze delle persone offese, decisive sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che hanno confermato la dinamica della rapina. 

 

Durante una perlustrazione nei pressi della gelateria, a pochi minuti dal colpo, gli agenti hanno rinvenuto in un uliveto gli indumenti utilizzati per il travisamento, le forbici ancora sporche di sangue e una sacca contenente presumibili abiti di ricambio.

 

Il materiale sequestrato è stato inviato ai laboratori di biologia e genetica forense della Polizia Scientifica di Palermo. Gli accertamenti hanno portato a un risultato chiave: la corrispondenza totale del DNA estratto dallo scaldacollo e dall’arma con il profilo genetico di un uomo già presente nella Banca dati nazionale del DNA.

 

Si tratta di un marsalese classe 1977, pluripregiudicato, con precedenti per reati contro l’incolumità personale, violazioni in materia di stupefacenti e altre rapine aggravate. Alla luce della gravità degli indizi raccolti, il Gip del Tribunale di Marsala ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.

 

Un’indagine ad alto contenuto tecnico-scientifico che ha consentito di dare un volto e un nome all’autore di una rapina che aveva destato forte allarme in città.