Un angolo prezioso della Sicilia Occidentale, dove natura e storia si fondono in un unicum di straordinaria bellezza, si prepara a fare il suo ingresso nella prestigiosa lista propositiva nazionale dell’UNESCO. Il 28 maggio, alle ore 11.00, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, sarà presentato il report ufficiale per la candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Umanità del paesaggio culturale della Città di Custonaci.
L’area oggetto della candidatura si estende dalla Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano, che domina lo scenografico borgo marinaro di Cornino, fino alla suggestiva Grotta Mangiapane, luogo simbolo di stratificazioni storiche, culturali e antropologiche che affondano le radici nel Paleolitico superiore.
Fabrizio Fonte, sindaco di Custonaci, ha sottolineato l’unicità del sito: «L’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo rientrano tra le missioni principali dell’UNESCO. Nel nostro caso, la peculiarità della Grotta Mangiapane – frequentata ininterrottamente dall’uomo fin dal Paleolitico – ne fa un luogo unico nel suo genere, studiato a livello internazionale sia sotto il profilo archeologico che etnoantropologico».
Il primo cittadino ha inoltre evidenziato l’ampio sostegno istituzionale alla candidatura, con il coinvolgimento dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, del Parco Archeologico di Segesta, dell’Università Kore di Enna, del Libero Consorzio Comunale di Trapani, dell’Unione dei Comuni Elimo-Ericini, del Distretto Turistico Sicilia Occidentale e del Club per l’Unesco di Trapani.
Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale ai Beni Culturali, ha commentato: «Il riconoscimento UNESCO rappresenta un traguardo fondamentale per la Sicilia, già protagonista nel 2025 con Agrigento Capitale Italiana della Cultura e Gibellina Capitale dell’Arte Contemporanea. Inserire la Grotta Mangiapane nella lista del Patrimonio Mondiale significa proteggere un simbolo della nostra identità e aprire nuove opportunità per il territorio».
Anche dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali, arriva un forte segnale di sostegno.
Mario La Rocca, dirigente generale, ha dichiarato: «La Grotta Mangiapane e l’area di Monte Cofano sono l’emblema dell’importanza delle azioni di valorizzazione promosse dalle comunità locali. Il nostro Dipartimento è il fulcro delle politiche di tutela e trasmissione del patrimonio immateriale, ed è nostro dovere accompagnare percorsi come questo».
Dal fronte scientifico e accademico, arrivano ulteriori conferme sul valore del sito. Luigi Biondo, direttore del Parco Archeologico di Segesta, ha messo in luce il valore storico e antropologico del sito: «La Grotta Mangiapane è composta da frammenti sedimentati nel tempo che hanno dato vita a uno spazio architettonico in armonia con la natura. I graffiti sulle pareti rocciose ne attestano l’importanza archeologica, mentre la cultura del lavoro vi ha lasciato segni tangibili».
Maurizio Oddo, professore ordinario dell’Università Kore di Enna, ha aggiunto: «Il rapporto fondativo tra Natura e Cultura è al centro delle prerogative dell’UNESCO. Monte Cofano, Cornino e la Grotta Mangiapane sono luoghi che ispirano e raccontano la nostra storia, rafforzati da una dimensione mitica che li rende ancora più preziosi».
La candidatura del paesaggio culturale della Città di Custonaci non è solo una proposta di valorizzazione, ma un progetto condiviso, capace di esprimere l’identità di un territorio che ha saputo preservare e raccontare la sua storia attraverso la sinergia tra uomo e natura. Il prossimo passo sarà la valutazione del report da parte del Ministero della Cultura: inizia così un percorso ambizioso che punta a fare di Custonaci un nuovo simbolo mondiale della bellezza e della memoria collettiva.