La protesta monta tra i banchi del Consiglio comunale di Petrosino, dopo l’aumento della tassa sui rifiuti (TARI) che ha colpito le famiglie del territorio. A farsi portavoce del malcontento è il gruppo di minoranza Libertà per Petrosino, che denuncia con forza l’assenza di spiegazioni da parte dell’amministrazione e accusa il Sindaco di immobilismo.
“I cittadini sono stati lasciati soli di fronte a un aggravio economico pesante e ingiustificato”, dichiarano i consiglieri Marcella Pellegrino, Laura Sanguedolce e Roberto Bonomo. A preoccupare il gruppo è l’assenza di misure concrete per limitare l’impatto della TARI, in un momento in cui altre amministrazioni locali – osservano – hanno attivato verifiche sui costi, ridotto gli sprechi o utilizzato fondi straordinari per alleggerire il peso fiscale.
Secondo Libertà per Petrosino, l’attuale Giunta non avrebbe avviato alcuna azione strutturata né adottato criteri di equità, lasciando che la tassa colpisca in maniera indistinta tutte le fasce della popolazione. “Nessuna verifica sui costi reali del servizio, nessun segnale di ascolto verso la cittadinanza”, insistono i consiglieri, denunciando anche una totale mancanza di trasparenza nelle scelte gestionali.
Il gruppo di opposizione chiede un cambio di passo deciso, invocando “più responsabilità, più ascolto, più attenzione ai bisogni concreti della comunità”. Un appello che suona come un ultimatum politico: “Non possiamo continuare a pagare per l’inerzia di chi dovrebbe tutelare i nostri diritti”.