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27/05/2025 06:00:00

 Trapani diventa centro d’eccellenza contro gli incendi

A Trapani nasce l’unico Polo regionale dei Direttori delle Operazioni di Spegnimento dei Vigili del Fuoco presente in Sicilia. Una struttura innovativa e strategica, pensata per formare figure chiave nella lotta agli incendi boschivi. Un primato che trasforma la città in punto di riferimento per l’intera isola. 

L’iniziativa coinvolge tutte le istituzioni, con un impianto immersivo e un poligono di lancio operativo nell’ex aeroporto di Milo. È il primo passo per rendere Trapani riferimento formativo strategico per tutta l’isola.

Un progetto pensato per il presente, con lo sguardo fisso sul futuro della prevenzione e del coordinamento degli incendi boschivi in Sicilia, una delle regioni più colpite in Italia. “Questo progetto è stato concepito per realizzare un polo didattico e operativo con le migliori tecnologie disponibili”, ha sottolineato Eros Mannino, Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, intervenuto all’inaugurazione insieme al Prefetto di Trapani Daniela Lupo, al Direttore Regionale Agatino Carrolo e al Comandante Provinciale Antonino Galfo.

L'articolazione dell'intervento è chiara: prima la formazione teorica con simulatori avanzati, poi l'attività pratica nel poligono di lancio presso l’ex aeroporto di Milo. Lì si simula la realtà, si scaricano migliaia di litri d’acqua da elicotteri e Canadair, si coordinano operazioni complesse e si testa sul campo la prontezza degli operatori.

Il Dos è una figura fondamentale. Coordina il cielo e la terra, è la cerniera tra le squadre operative e i piloti. Senza un DOS preparato, l’intervento rischia di essere inefficace, se non addirittura pericoloso”, ha spiegato l’ingegnere Mannino.

In Sicilia, lo scenario è noto: 26.000 chilometri quadrati, sei milioni di abitanti e una vegetazione che si estende fin dentro le aree urbane. La strategia antincendio richiede dunque una pianificazione rigorosa, dove ogni figura sia perfettamente formata. “Il Polo Dos di Trapani sarà il cuore della formazione per tutta l’isola. È un traguardo innovativo e strategico”, ha proseguito Mannino, aggiungendo un invito alla cittadinanza. “Anche tagliare l’erba secca vicino casa è un dovere etico. Non si può sempre aspettare lo Stato”.

Una governance condivisa, ha ricordato il prefetto Daniela Lupo, ed "un risultato raggiunto grazie alla perfetta sintonia tra i livelli centrale, regionale e locale. Un tassello in più per tutelare la nostra comunità e il patrimonio naturale della Sicilia”.

Una infrastruttura complessa, realizzata grazie a diverse sinergie rafforzate nel tepo. La progettazione del Polo Dos è partita nel gennaio 2022. Il percorso ha richiesto l’individuazione di un’area operativa adatta, l’autorizzazione da parte dell’Agenzia del Demanio, del 6° Reggimento Bersaglieri e del 37° Stormo dell’Aeronautica. “È stato un processo articolato, ma oggi possiamo contare su una logistica completa, con impianti idonei e un simulatore IP immersivo visivo e audio”, ha spiegato il Comandante Antonino Galfo, ringraziando tutto il personale di Trapani per “la dedizione e l’entusiasmo messi in ogni dettaglio”.

L’area dell’ex aeroporto di Milo ha dimostrato di avere “tutte le caratteristiche necessarie e utili anche per lo svolgimento di corsi per nuovi operatori Dos”, ha proseguito Galfo. Durante l’attività di mantenimento per il 2025, i 41 operatori regionali già abilitati hanno simulato interventi complessi, con elicotteri AW139 e Canadair in azione. Il test ha restituito valutazioni positive anche da parte dei piloti.

Il passo successivo sarà "trasformare il Polo in una struttura formativa vera e propria”, ha annunciato il direttore regionale Carrolo, distinguendo tra addestramento e formazione strutturata. “Trapani sarà il punto di riferimento per la formazione dei direttori delle operazioni di spegnimento. In Sicilia servono strutture così, perché è una regione-stato, con una realtà boschiva complessa presente in tutte le province".

E in estate, il rischio cresce. La convenzione tra Corpo dei Vigili del Fuoco e Corpo Forestale della Regione Siciliana è ormai prossima alla firma, e prevede 17 squadre antincendio attive, con focus su isole minori e territori critici come Agrigento e Pantelleria.

Chi fa la differenza è questo polo. È uno strumento che sgravando i comandi provinciali, ci consente di migliorare la qualità della formazione e garantire interventi in sicurezza”, ha rimarcato Carrolo, ringraziando anche l’Aeronautica Militare per il campo di volo messo a disposizione.

Alla cerimonia erano presenti numerosi sindaci della provincia, autorità civili e militari, oltre ai comandanti VV.F. di tutta la Sicilia. Dopo gli interventi, il Vicario del Vescovo ha benedetto la nuova sede, prima del tradizionale taglio del nastro.

Il progetto ora è realtà. Ma come ricordano i protagonisti, perché funzioni serve "stare sul pezzo", dare continuità, lavorare insieme. E soprattutto, credere che anche a Trapani si possa fare la differenza. Un passo alla volta, con spirito di servizio.