Gentile direttore, abbiamo letto con incredulità un lungo sfogo che, invece di rispondere nel merito alle osservazioni dell’opposizione, si abbandona agli insulti personali, delegittimando chi esprime dissenso in modo legittimo e democratico.
Per chi governa, chi non è d'accordo è subito un "cialtrone", "ignorante", o un "masaniello da social". Ma le istituzioni non si difendono con le offese, si tutelano con i fatti, il rispetto e il confronto. La critica politica non è un attacco personale, è un diritto e un dovere democratico. Se tutto questo infastidisce, forse si sta vivendo il ruolo istituzionale nel modo sbagliato.
Del resto, anche in Consiglio Comunale si è assistito più volte a comportamenti poco istituzionali: due volte l’aula è stata abbandonata da chi oggi accusa gli altri di scarsa responsabilità, solo perché non ha gradito legittime osservazioni. Invece di restare, discutere e argomentare, si è preferito voltare le spalle. Questo è il rispetto per il confronto?
La realtà è chiara: la TARI è aumentata. Mentre altrove si è cercato di limitare l’impatto sui cittadini, a Petrosino si continua a scaricare ogni responsabilità, senza alcuna misura concreta. E chi lo fa notare viene aggredito verbalmente.
E allora chiediamo: il servizio di riscossione esternalizzato ha portato qualcosa in cassa? I cittadini hanno diritto di sapere se le scelte amministrative producono risultati concreti.
Noi diamo voce al dissenso dei nostri cittadini, che si vedono aumentare la TARI senza vedere reali miglioramenti nei servizi. Continueremo a farlo con serietà e senza cadere nel gioco degli insulti. Perché la buona politica è confronto, proposta e verità. Tutto il resto è solo propaganda nervosa.
Marcella Pellegrino
Consigliere comunale - Gruppo di Opposizione Libertà per Petrosino.