Leggo con sconcerto e stupore le dichiarazioni del gruppo di minoranza “Libertà per Petrosino” sul Rendiconto di gestione 2023 e sull’adeguamento delle indennità di carica. Dichiarazioni che, ancora una volta, tentano di confondere le acque e riscrivere la realtà.
Partiamo dai fatti, non dalla propaganda.
Il ritardo nell’approvazione del rendiconto non è frutto di inefficienza, ma della complessa e faticosa opera di risanamento che questa Amministrazione sta portando avanti con serietà, rimettendo ordine nel caos contabile ereditato. Un caos che ha prodotto un disavanzo di quasi 20 milioni di euro nel Rendiconto 2021. Questo non è un argomento pretestuoso, ma un punto di partenza ineludibile per chiunque voglia confrontarsi con la realtà e non fare propaganda disonesta.
Dentro questo contesto, il Rendiconto 2023, depurato dagli effetti della gestione dei residui affidata all’OSL, registra un risultato di amministrazione positivo pari a 286.450,66 euro. Il dato complessivo, al lordo dei fondi accantonati e vincolati, è pari a 2.122.728,30 euro.
Numeri certificati, approvati dal Consiglio comunale e accompagnati dal parere favorevole dell’Organo di revisione.
Dal meno 20 milioni a un risultato positivo: questo è il dato politico e amministrativo reale. Tutto il resto è polemica strumentale.
Gravissime, poi, le allusioni della minoranza sul pagamento degli stipendi. Gli stipendi sono stati sempre pagati con puntualità. Ricordo che nel 2022, al momento del mio insediamento, nelle casse comunali non c’erano neppure le risorse per garantirli: uno dei miei primi atti fu recarmi in Prefettura con le sigle sindacali per fronteggiare una situazione drammatica, ereditata e non certo creata da questa Amministrazione.
Sulle indennità, l’ipocrisia raggiunge il suo apice.
La capogruppo di minoranza, sig.ra Pellegrino, oggi tuona contro l’adeguamento dei compensi. Forse confidando nella smemoratezza dei cittadini. È bene allora ricordare che, nel suo precedente mandato, da Vice Sindaco, firmò un consistente aumento della propria indennità, in un momento in cui la crisi finanziaria dell’ente era già evidente e conclamata. Una gestione che ha contribuito a scavare il baratro in cui il Comune è precipitato.
Oggi la situazione è completamente diversa.
L’adeguamento delle indennità è previsto per legge, riguarda tutti i Comuni italiani ed è in larghissima parte cofinanziato dalla Regione Siciliana. All’epoca, invece, l’intero costo gravò esclusivamente sulle casse comunali, quindi sui cittadini di Petrosino.
Ma c’è un ulteriore fatto che i cittadini devono conoscere.
A seguito di un errore materiale degli uffici finanziari, la consigliera Pellegrino percepì somme superiori a quelle dovute per legge. L’Organo Straordinario di Liquidazione, incaricato di fare chiarezza sui conti lasciati dalle precedenti amministrazioni, ha chiesto formalmente la restituzione di tali somme a tutti i componenti di quella Giunta, compresa l’attuale capogruppo di minoranza.
Non mi risulta, ad oggi, che quelle somme indebitamente incassate siano state restituite.
Prima di parlare di “segnali etici”, sarebbe doveroso restituire ciò che non spettava. Prima di dare lezioni di morale, sarebbe opportuno praticarla.
L’attacco di “Libertà per Petrosino” è un’operazione politica legittima, ma priva di fondamento, costruita sulla rimozione delle proprie responsabilità e su una memoria selettiva di chi fa finta di arrivare dalla Luna. Noi continueremo a lavorare con trasparenza e serietà per il bene di Petrosino.
Agli smemorati e ai predicatori della doppia morale lasciamo le polemiche. I cittadini sapranno distinguere chi lavora per risanare e chi tenta solo di riscrivere la storia.
Giacomo Anastasi
Sindaco di Petrosino
Qui di seguito la controreplica della consigliera comunale Marcella Pellegrino
È ormai evidente che il punto di riferimento costante dell’azione politica e comunicativa di questo Sindaco sia sempre la sottoscritta. Un atteggiamento che alimenta scientemente un clima di odio e di delegittimazione personale, distogliendo l’attenzione dai problemi reali e urgenti del territorio.
Ribadisco con fermezza:
io non faccio attacchi personali. Le mie dichiarazioni si fondano esclusivamente su atti ufficiali, documenti amministrativi e fatti oggettivi, tutti verificabili. Spostare il confronto dagli atti alle persone è una scelta precisa, che nulla ha a che vedere con il confronto istituzionale.
Le “44 pagine” più volte richiamate non sono opinioni politiche, ma rilievi redatti da organi terzi e competenti. Se il Sindaco non li ha letti, è grave; se li ha letti, è ancora più grave che continui a non rispondere nel merito.
Mentre si continua a concentrare l’attenzione sulla sottoscritta, Petrosino resta ferma.
L’asilo comunale è partito in ritardo con i lavori, lasciando bambini e famiglie prive di un servizio essenziale. Molte famiglie sono state costrette a rivolgersi a strutture fuori dal territorio comunale, con la conseguente perdita di utenze e risorse economiche per Petrosino.
L’emergenza idrica persiste: i cittadini continuano a essere costretti a comprare l’acqua, una situazione inaccettabile.
Le strade versano in uno stato di abbandono, con erbacce altissime, buche diffuse e intere zone al buio, con gravi rischi per la sicurezza e il decoro urbano.
A ciò si aggiungono ritardi cronici nelle opere pubbliche: emblematica è la realizzazione di una rotatoria per la quale sono occorsi tre anni, tempi incompatibili con una gestione efficiente.
Ancora più grave è la situazione dell’illuminazione pubblica: i pannelli solari installati non garantiscono autonomia sufficiente, le luci funzionano solo fino a un certo orario e poi si spengono, lasciando intere strade completamente al buio, con evidenti problemi di sicurezza per cittadini e automobilisti.
Questi sono fatti, non propaganda.
In merito all’adeguamento delle indennità, respingo con decisione ogni ricostruzione tendenziosa:
non ero il responsabile del settore finanziario né il ragioniere capo, e quindi è falso sostenere che io abbia deciso o determinato aumenti di compensi. Le indennità seguono procedure di legge e atti collegiali; sostenere il contrario significa alterare consapevolmente la realtà dei fatti.
Il Sindaco omette inoltre un elemento che conosce perfettamente:
LA SOTTOSCRITTA VANTA UN CREDITO NEI CONFRONTI DEL COMUNE PER SOMME MAI CORRISPOSTE, tanto da aver già conferito mandato a un legale che ha formalmente inviato una PEC. Anche questo è un fatto documentato.
È inaccettabile che il confronto politico venga sistematicamente trasformato in attacco personale, soprattutto da chi, in altre occasioni, si erge a difensore del rispetto e della lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione.
Petrosino non ha bisogno di bersagli politici, ma di un’amministrazione concentrata sui problemi reali, sulle opere da completare e sui servizi da garantire ai cittadini.
Da parte mia continuerò a svolgere il mio ruolo con serietà, determinazione e senso delle istituzioni, senza arretrare di un passo, parlando sempre e solo attraverso i fatti, gli atti e la verità.
Consigliera comunale Marcella Pellegrino