Non si placa il conflitto tra Valerio Antonini e il Comune di Trapani. Anzi, si inasprisce. In un nuovo post pubblicato su X, il presidente della SportInvest e proprietario di Trapani Shark e Trapani Calcio torna ad attaccare duramente l’Amministrazione guidata da Giacomo Tranchida, accusandola di “non rispondere alle richieste” e di “mettere a rischio il progetto sportivo” della sua società.
Al centro dello scontro c’è ancora una volta l’impianto di climatizzazione del Palashark. Secondo Antonini, il Comune non avrebbe mai installato un impianto d’aria condizionata degno di questo nome e, anzi, avrebbe mentito pubblicamente affermando il contrario. “Il Comune di Trapani non ha risposto alla nostra ultima sollecitazione di intervento per installare il nuovo impianto dell’aria condizionata, che come abbiamo ampiamente dimostrato non esisteva, contrariamente alle cavolate raccontate sul sito istituzionale del Comune”, scrive Antonini.
Il tono è, come spesso accade nei post dell’imprenditore romano, sprezzante e ultimativo: Antonini annuncia “azioni legali a tutela della Trapani Shark Srl” già dalla prossima settimana, con l’integrazione di una “folta documentazione audio e di messaggi WhatsApp” che, a suo dire, proverebbero le responsabilità del Comune. Non mancano riferimenti alla convenzione firmata nel 2023, che secondo Antonini confermerebbe la totale buona fede della sua società e il mancato rispetto degli impegni da parte dell’Ente pubblico.
Non solo. Antonini alza ulteriormente il tiro, rivolgendosi direttamente alla Regione Siciliana: “Chiederemo ovviamente anche l’intervento della Regione Sicilia visto che siamo una società regionale che porta il Brand Sicilia in giro per l’Italia”.
Infine, l’affondo più pesante: “Un Comune che non supporta un imprenditore che ha investito milioni nella sua fatiscente struttura e che sta portando la squadra a lottare per lo scudetto, inventandosi anche menzogne di basso livello come le foto ben note a tutti, è un Comune che secondo me non merita di andare avanti”.
Un conflitto sempre più politico
Il nuovo attacco arriva mentre la città si gode l’entusiasmo per i risultati della squadra di basket, a un passo da un risultato storico. Ma Antonini preferisce tornare sulla polemica, trasformando lo sport in un terreno di scontro politico-istituzionale. Lo fa nel solito stile: tono perentorio, denuncia pubblica, rivendicazione assoluta del merito, e delegittimazione dell’interlocutore.
Non una parola, tuttavia, su quanto previsto dagli atti ufficiali: la convenzione sottoscritta con il Comune per la gestione del palazzetto prevede, come sottolineato nella relazione tecnica allegata alla delibera n. 190 della Giunta, l’obbligo in capo al concessionario di sostenere le spese di gestione, compresi i costi per luce, acqua e climatizzazione, salvo diversi accordi puntuali e formalizzati. Nessuna richiesta di voltura dei contatori? Ma neppure – a quanto pare – il pagamento delle bollette, come rivelato dal Comune nei giorni scorsi.
L’amministrazione comunale ha risposto con un atto ufficiale, consultabile sul sito istituzionale, nel quale chiarisce le proprie posizioni: l’area della cittadella dello sport resta legata a valutazioni strategiche più ampie (come il progetto dell’interporto), mentre sulla climatizzazione del PalaShark si sta valutando la possibilità di un cofinanziamento, ma nel rispetto delle norme e dei vincoli di legge.
Tutti contro tutti
Intanto, nella narrazione di Antonini, il dissenso è sabotaggio, le regole sono ostacoli, e ogni voce contraria è dipinta come ostile o manipolata. L’imprenditore continua a evocare complotti e minacce, a denunciare “gentaglia” che scrive articoli, e a ribadire che potrebbe portare via tutto da Trapani “in un secondo netto”.
Nel frattempo, cresce l’imbarazzo tra le istituzioni e nella stessa maggioranza. Il clima è teso, e il dibattito pubblico, sempre più occupato da monologhi televisivi e post social, rischia di soffocare qualsiasi confronto vero.
Proprio mentre Antonini minaccia azioni legali, dal Comune arriva un invito formale: la società Trapani Shark a.r.l. è stata convocata per mercoledì 29 maggio alle ore 12.00 a Palazzo d’Alì. L’incontro, definito “tecnico” e riservato (non aperto alla stampa), avrà lo scopo di “valutare meglio gli adempimenti inerenti e conseguenti gli oneri disciplinati nella corrente convenzione circa la gestione del Pala Daidone”.
Una mossa, quella del Comune, che sembra voler riportare il confronto entro un perimetro istituzionale, nonostante i toni pubblici rimangano alti. E proprio a margine dell’ultima diretta social dell’imprenditore, il sindaco Giacomo Tranchida ha replicato con parole chiare: “Questa amministrazione continua a sostenere chi vuole investire in questa città nel rispetto delle regole, rispettando gli accordi. E gli accordi prevedono, per esempio, che al Palashark gli impianti – anche di climatizzazione, efficientamento, rifunzionalizzazione – siano a carico del soggetto gestore, per la verità del soggetto Trapani Shark, società sportiva dilettantistica a.r.l., e che ne risponde anche in termini di tutela sanitaria, sicurezza e antincendio nei confronti dei cittadini”.