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29/05/2025 11:45:00

Valderice: consegnato il progetto definitivo del Porto di Bonagia, ma non mancano le polemiche

Si è svolto presso il Comune di Valderice, un incontro ufficiale durante il quale è stato consegnato il progetto definitivo generale del porto di Bonagia. Presenti all'incontro il sindaco Francesco Stabile, la Giunta municipale, i vertici del Genio Civile di Trapani e i rappresentanti della società di ingegneria incaricata della progettazione.

La consegna del documento, avvenuta in anticipo rispetto alla scadenza prevista del 3 luglio, rappresenta un nuovo avanzamento nell’iter per la realizzazione dell’infrastruttura, adeguata nel frattempo al nuovo codice degli appalti.

«Adesso – dichiara il sindaco Stabile – siamo pronti per inviare l'intera progettualità al Ministero dell'Ambiente per quello che sarà il rilascio dell'ultimo parere definitivo (VIA-VAS). Un percorso assai difficile che abbiamo dovuto riprendere da capo, vista l'inerzia di chi ci ha preceduti, che oltre a non saper individuare il percorso amministrativo adeguato, hanno creato disastri riuscendo addirittura a fare svanire in una bolla di sapone l'unico finanziamento destinato per questa progettualità».

"Nonostante gli importanti passi avanti fatti in questi anni, dispiace leggere le dichiarazioni al vetriolo di pochi giorni fa, del "nostalgico" ex Vice Presidente dell' Assemblea
Regionale Camillo Oddo - continua il sindaco Stabile - che ormai fuori da ogni contesto, prova a dare giustificazioni del fallimento dell'operato del centro sinistra Valdericino su questa importante opera strategica".

Il progetto del porto è incluso nella programmazione FSC 2021-2027, con un finanziamento pari a 34 milioni di euro assegnato lo scorso anno.

«Oggi però, per fortuna, Valderice racconta davvero un'altra storia, di fatti concreti, con la possibilità di sfruttare al più presto il finanziamento che l'amministrazione Stabile è riuscita ad ottenere», prosegue il sindaco. «Noi continueremo a seguire step by step le ultime procedure che ci porteranno a raggiungere il traguardo che la comunità valdericina auspica da sempre».

Non mancano le polemiche attorno alla realizzazione del porto di Bonagia. Sull'amministrazione e su questa infrastruttura è intervenuto l'ex deputato regionale ed ex vice presidente dell'ARS Camillo Oddo. «Il Sindaco Stabile afferma, nella sua ultima illuminata nota sul Porto di Bonagia, che “non si finisce mai di imparare”. Su questo ha ragione», dichiara Camillo Oddo, ex parlamentare regionale, in una nota pubblica durissima nei toni.

«Infatti, lui ha ancora bisogno di imparare l’educazione politica e la capacità di confrontarsi in modo rispettoso, senza offese né tentativi goffi di delegittimare chi la pensa diversamente», afferma Oddo.

«Siccome il solo pensiero di accettare un confronto diretto, con carte alla mano, lo terrorizza, cosa fa? Tenta la solita bieca opera di delegittimazione dell’avversario, aizzando i suoi tifosi organizzati su Facebook. Un comportamento che non ha nulla a che vedere con la politica seria», attacca ancora l’ex deputato.

«Continuare a disinformare i cittadini di Valderice, scaricando le proprie responsabilità sugli amministratori del passato, è un comportamento politicamente falso, irresponsabile, da apprendista giocoliere da baraccone», incalza Oddo.

«Quando Stabile parla dei “17 mesi perduti” come se fossero un’invenzione, mente sapendo di mentire. Quello è un fatto, non un’opinione. Basta leggere l’art. 22, comma 24, della Legge regionale n. 25 del 21 novembre 2023, che prevedeva uno stanziamento di 265.000 euro per adeguare il progetto del Porto e ottenere il parere ambientale integrato (VIA/VAS) presso il Ministero dell’Ambiente. Fondi che sono sostanzialmente spariti», denuncia.

«Spariti – guarda caso – proprio mentre Stabile abbandonava la Lega di Turano per trattare l’ingresso nella D.C. di Cuffaro, salvo poi approdare in Forza Italia. Coincidenze? Forse. Ma intanto passano 14 mesi per recuperare quei 265.000 euro, più altri tre mesi per formalizzare il riparto delle somme tra i Dipartimenti. E poi – come nulla fosse – arriva la gara per i servizi di ingegneria, con tanto di foto, coriandoli e stelle filanti», ironizza.

«Tutto ciò che oggi si festeggia – compresi gli studi di settore che Stabile evita accuratamente di menzionare – doveva essere prodotto ben 16 anni fa, quando l’amministrazione Iovino (con Stabile Assessore) presentò un progetto carente al Comitato Tecnico Scientifico dell’Assessorato regionale all’Ambiente. Altro che colpe dei “cattivi del passato”!»

Oddo aggiunge: «Stabile ha già trascorso circa 12 anni al governo di Valderice, lasciando tracce evidenti in termini di incapacità, mancanza di senso delle Istituzioni e scarsa serietà politica. Nonostante questo, continua a fuggire dal confronto, non risponde alle domande, cambia casacca in funzione delle sue ambizioni alle prossime regionali, cercando visibilità a tutti i costi.»

Poi due domande, rivolte direttamente al sindaco: «Che fine hanno fatto i 200.000 euro spesi dalla Giunta Iovino, di cui Stabile era assessore, per studi e consulenze sul Porto? Sono serviti o serviranno per definire il progetto cantierabile? E perché Stabile non spiega ai cittadini chi ha ispirato le circa 154 lettere, poi in gran parte accolte, per il cambio di zonizzazione delle proprietà private durante l’elaborazione della variante al PRG?»

Infine, Oddo conclude con una stoccata personale: «Avrei voluto regalare al Sindaco il mio libro, “Sempre dalla stessa parte – quella della Sicilia onesta e perbene”, ma forse anche solo il titolo gli ha creato un certo imbarazzo. Lui, che ha la pessima abitudine di richiamare a sé il giudizio dei valdericini sugli altri, dimentica il giudizio che essi danno sul suo operato e sulla sua incoerenza politica.»

«In politica, l’arroganza e la spocchia conducono su strade impervie. Sono sicuro che Stabile stia già riflettendo su un ravvedimento, sia verso gli alleati che verso l’opposizione, la quale – è bene ricordarlo – non ha bisogno della sua approvazione per vigilare e impegnarsi nella realizzazione del Porto di Bonagia. Se ne faccia una ragione.»