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29/05/2025 21:00:00

"Referendum Sì Referendum No"

 Gentile Direttore, anche questa volta il concittadino Filippo Piccione, con i suoi pregevoli interventi sul giornale da lei egregiamente diretto, mi coinvolge con questo scritto, ringraziandola per la sua eventuale condivisione.

REFERENDUM SÌ REFERENDUM NO

Chi dà voce ai principi espressi dalle Costituzioni, costituenti il fondamento della condivisione di un sistema del vivere sociale pacifico, rispettoso dei principi in esse previsti, posti a presidio di un processo finalizzato ad una equilibrata affermazione della dignità umana, merita sempre rispetto, in qualsiasi tempo e in qualunque parte del territorio egli viva. Ciò è avvenuto, ad esempio, con Re Giovanni d'Inghilterra, che con la Magna Carta, emanata nel 1215, considerata uno dei documenti fondamentali nella storia del diritto costituzionale inglese, rappresentò un importante passo avanti verso la limitazione del potere reale e l'affermazione dei diritti dei sudditi, influenzando ampiamente il pensiero giuridico e politico in diverse parti del mondo, inclusa l'Italia.

Merita, pertanto, apprezzamento inequivocabile Filippo Piccione, ospite del suo giornale, che con il suo incitamento al voto alla prossima chiamata alle urne, ha voluto ricordare l'importanza che riveste il voto referendario per l'affermazione di taluni valori, volti ad innalzare il vessillo dei principi democratici a vette sempre più alte, in difesa di diritti fondamentali naturalmente insiti nella vita di ogni essere vivente, indipendentemente dalla sua appartenenza a qualsiasi colore politico e/o di genere.

Non si può sottovalutare, comunque, il fatto che questo processo evolutivo, impattando in una società fortemente radicalizzata mentalmente su sistemi organizzativi, se vogliamo, definiti anche ancestrali, susciti disssensi e sconvolgimenti mentali in chi vi venga involontariamente e imperiosamente coinvolto senza un'adeguata personale elevazione culturale, che il quasi repentino cambiamento del nuovo modo di pensare e di vivere in società richiede.
Non dovremmo di conseguenza, usando un termine innovativo, correlato ai tempi, rimanere basiti assistendo alle reazioni, spesso violente, suscitate in chi si viene a trovare a vivere in un mondo nuovo, non sempre apprezzato.

Michele Maggio