E’ stata ribaltata in appello la sentenza che il 21 febbraio dello scorso anno, in Tribunale, a Marsala, aveva visto condannati a 15 anni di carcere ciascuno, per voto di scambio alle ultime elezioni comunali di Petrosino, il presunto mafioso Marco Buffa e l’ex consigliere comunale Michele Buffa. Per il primo, l’8 marzo 2023, era stato emesso un altro ordine di custodia cautelare in carcere, mentre il secondo erano stati disposti gli arresti domiciliari. Ad assolvere i due Buffa (il presunto mafioso rimane, comunque, in carcere nell’ambito di un altro procedimento penale) è stata la seconda sezione della Corte d’appello di Palermo. In primo grado, il pm della Dda Francesca Dessì aveva chiesto 14 anni per Marco Buffa e 15 per Michele Buffa.
Il primo è stato difeso dall’avvocato Luisa Calamia, mentre il secondo da Nicola Clemenza. L’indagine è stata condotta dai carabinieri. Dopo l’arresto, Michele Buffa si è dimesso da consigliere comunale. Secondo l’accusa, Marco Buffa, presunto “capo decina” in Cosa Nostra, già condannato in primo grado per 416 bis e, in via definitiva, per aver favorito in passato la latitanza degli allora vertici del mandamento mafioso di Mazara, poi arrestato nell'operazione “Hesperia” (con condanna, in primo e secondo grado, a 11 anni e 4 mesi), avrebbe “procurato voti in favore del candidato Michele Buffa, consentendogli di essere eletto a consigliere comunale di Petrosino. Questo in cambio dell’erogazione di denaro e di altre utilità, nonché della disponibilità a soddisfare gli interessi e le esigenze dell'associazione mafiosa”. Michele Buffa è stato candidato in quota Udc nella lista "Alternativa - Insieme per Petrosino", con il candidato sindaco vincente, Giacomo Anastasi, che comunque è estraneo alla vicenda giudiziaria. Nell'amministrazione precedente, Michele Buffa sosteneva il sindaco Gaspare Giacalone e la lista "Cambia Petrosino", e subentrò in consiglio a Luca Facciolo, quando questi si dimise perché nominato assessore.
Alle ultime elezioni, nel maggio 2022, Buffa ha ottenuto 196 voti. E’ fu accusato di aver comprato voti per la sua elezione a consigliere dal presunto capo decina di Cosa nostra a Petrosino Marco Buffa. Michele Buffa aveva, però, denunciato per estorsione Marco Buffa. E la denuncia era stata alla base del nuovo arresto di Buffa nell’operazione antimafia “Hesperia” (6 settembre 2022). Marco Buffa fu denunciato per due tentate estorsioni aggravate in concorso nel dicembre 2021 con un altro arrestato nell'operazione dello scorso settembre, Piero Di Natale. Oltre a Michele Buffa, l'altra vittima era Nicolò Vinci. I due erano rispettivamente consigliere e presidente della Cantina sociale vinicola Europa. Secondo gli investigatori, dalle indagini era emerso che in prossimità delle elezioni comunali di Petrosino, Marco Buffa e Michele Buffa si erano incontrati e avevano intrattenuto dialoghi sulla competizione elettorale. Analoghi contatti e incontri Marco Buffa ci sarebbero stati con Leonardo Caradonna, che dopo aver ricevuto un avviso di garanzia si era dimesso da presidente del Consiglio comunale di Petrosino, rieletto però alla carica lo scorso agosto dopo l’archiviazione del procedimento penale a suo carico.