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03/06/2025 19:23:00

"Grazie, Andrea". Il saluto di amici, familiari e collaboratori a Bulgarella

Oggi pomeriggio, nella Chiesa Maria Santissima della Purità a Valderice, si sono svolti i funerali di Andrea Bulgarella. Una cerimonia partecipata, intensa, accompagnata da lunghi applausi e da un silenzio carico di rispetto. Tanti – amici, collaboratori, imprenditori, operai, cittadini – si sono stretti intorno alla famiglia per l’ultimo saluto a una figura che ha segnato la storia imprenditoriale e civile della città di Trapani.

Al termine della celebrazione, è stato letto questo testo. È il ricordo collettivo della sua famiglia, dei suoi amici più stretti e di chi ha lavorato con lui, per tanti anni, condividendone idee, sfide, visioni.
Un saluto sobrio e affettuoso. Ma anche un impegno, per non disperdere il senso profondo della sua vita. E della sua battaglia.

Lo pubblichiamo integralmente:

Siamo tantissimi qui, oggi, per ricordare Andrea Bulgarella. Non è facile, e non può esserlo. Perché Andrea non era una persona qualunque. Era un imprenditore, un visionario, una persona che sapeva amare. Amava la sua famiglia, tutti i suoi collaboratori e amici, il suo lavoro, la sua terra.

Andrea aveva un modo tutto suo di stare al mondo: diretto, appassionato, autentico. Non sopportava le ingiustizie, le ipocrisie, i compromessi comodi. E, a costo di pagare prezzi altissimi, ha sempre preferito dire la verità piuttosto che tacere. Lo ha fatto nelle denunce, nelle sue lettere, nei suoi libri, in ogni sua battaglia condotta con coraggio – e spesso, purtroppo, in solitudine.

Era un uomo del fare. Credeva che il lavoro fosse il modo più concreto per costruire dignità e riscatto.

Ha dato lavoro a centinaia di persone, in tutta Italia. Ma per lui non erano solo “dipendenti”: erano compagni di strada, erano amici. Aveva una venerazione per i suoi capicantiere. Diceva spesso: “I miei operai sono i veri eroi”. Ammirava profondamente architetti e progettisti. E lo pensava davvero.

Chi ha lavorato con lui, chi lo ha affiancato nei cantieri, nelle sfide quotidiane, sa quanto valore Andrea attribuisse alla fatica, alla competenza, alla lealtà.

Amava profondamente Trapani. Le sue maestranze. Le sue intelligenze. Considerava questo territorio la sua forza, la sua radice, la sua bellezza.

Forse nessuno ha rappresentato Trapani nel mondo dell’economia e dell’impresa, in Italia e all’estero, come ha fatto lui. Perché Andrea portava Trapani con sé.

E chi lo conosceva, prima o poi, finiva per innamorarsi anche di questa città, della sua gente, del suo carattere fiero e orgoglioso.

Ha vissuto momenti di gioia e momenti di dolore. Ma anche nei momenti più bui non ha mai rinunciato alla dignità. Non ha mai cercato scorciatoie. Non ha chiesto favori. Ha chiesto giustizia.

La sua battaglia contro le ingiustizie, i soprusi, le omertà e i silenzi non finisce qui, perché continuerà, con ancora più forza, attraverso la Fondazione Andrea Bulgarella.

Oggi, mentre lo salutiamo, lo ricordiamo così: come un uomo libero.

Un costruttore, sì. Ma un costruttore di futuro.

Ci lascia un’eredità viva: fatta di opere, certo. Ma soprattutto di insegnamenti, di scelte, di battaglie.

Tocca a noi custodirla. Con la stessa tenacia, la stessa onestà, lo stesso amore.

Grazie, Andrea.