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03/06/2025 06:00:00

Marsala, la coppia Grillo - Sturiano che tiene in scacco la politica 

 La prossima settimana si terrà il congresso di Fratelli d’Italia a Marsala, si rinnoverà il vertice cittadino e si cercherà di mettere ordine nell’indirizzo politico. L’ultimo anno dei meloniani marsalesi è stato caratterizzato da voci che li vedevano in uscita dalla giunta comunale. Sono attualmente due gli assessori in giunta: Ignazio Bilardello e Giusy Piccione. Ora, sarà comunque difficile spiegare perché dopo 4 anni di maggioranza decideranno di passare all’opposizione. La spaccatura c’è da mesi, i due consiglieri comunali, Lele Pugliese e Giancarlo Bonomo, hanno più volte manifestato al partito la necessità di fare altre scelte. Poi però questa decisione non è mai stata adottata, pure la posizione dei due assessori è diversa: per Bilardelllo non si deve uscire e se rimarrà lo farà a titolo personale, per Piccione, invece, la decisione assunta dal partito sarà la sua. Ed effettivamente è così che si fa all’interno dei partiti, si seguono le linee e gli indirizzi.

Verso il monocolore
Se Fratelli d’Italia lascerà la giunta questa diventerà un monocolore, quello di Massimo Grillo e Enzo Sturiano. Sindaco e presidente del consiglio amministrano la città da 4 anni insieme, Sturiano ha posizioni di potere in mano importanti: i Lavori Pubblici con l’assessore Ivan Gerardi, e poi gli assessori Donatella Ingardia e Salvatore Agate (seppure quest’ultimo sia diretta espressione del sindaco), e poi ci sono i sottogoverni: Marsala Schola con Gaspare Lentini, e non in ultimo la stessa garante dei disabili pare sia riconducibile ad una operazione targata Sturiano. Di certo non si può dire che non sia responsabile dell’amministrazione di questa città. Ed è Sturiano che bisogna osservare più che il sindaco: è lui che negli anni a Marsala ha determinato gli ultimi tre sindaci, ci ha governato, li ha portati in minoranza. Dalla casella di presidente del consiglio, che nella teoria dovrebbe essere super partes ma nella pratica non lo è, ha maneggiato più potere degli altri, rivendicando posizioni e incastri. Li ha tutti ottenuti con Grillo. Mezza giunta è sua, comanda al pari del sindaco e ne detta anche i tempi, pure nello scontro che i due hanno per questioni programmatiche.
E’ un accordo di potere, non politico, che nasce nel 2020 e che ad oggi si regge su quel patto. Venendo meno i meloniani, se davvero troveranno sintesi e coraggio delle azioni, quella giunta avrà una connotazione chiarissima.
Sturiano e Grillo sono entrambi responsabili di una città che è tornata indietro, di una amministrazione che non ha mai comunicato con i cittadini in maniera seria (perché è tempo che si dica chiaro che parlare con i cittadini non significa ricevere una chiamata per fare rattoppare una buca).
Ed è una giunta talmente respingente che ha fatto tutto da sola: non ha mai cercato nessuno per farsi aiutare nel rilancio di progetti culturali e delle pari opportunità (disastrose nelle iniziative), non hanno mai cercato il confronto, non accettano le critiche. Superlativi.

Nulla all’orizzonte
Se nel centrosinistra c’è la candidatura di Andreana Patti a destra cosa c’è? Il nulla. Solo un rincorrersi di nomi senza copertura politica, ci sono gruppi che si muovono senza nemmeno sigle civiche. C’è voglia di scendere in campo ma senza progetti. E’ una crisi profonda che potrebbe consegnare il Grillo bis, anche questo è un incastro di potere: Sturiano si spende per la riconferma dell’attuale sindaco, ed alle regionali, a cui Sturiano ambisce, il favore verrà ricambiato. Mentre il deputato Stefano Pellegrino, che chiede un posto alle nazionali, ha tutto l’interesse a non uscire da questa alleanza. Sono interessi elettorali che muovono i singoli, tarati sulla carriera politica personale e non sulla collettività. Men che meno sulla qualità. Quella hanno deciso di svenderla.
Ma anche questo è noto da troppo tempo. Basta osservarli: si muovono tutti con spocchia, specie il gruppo che fa capo a Sturiano: quindi più che ragionare si presentano come l’ago della bilancia. Applausi.

Le ultime mosse
C’è stata una apertura del sindaco verso la Dc di Totò Cuffaro, chiedendo un loro ingresso in giunta. Ma ci sono resistenze molto forti da parte del segretario provinciale e del suo vice, Giacomo Scala e Walter Alagna. Stessa cosa per Cuffaro. Entrare a scadenza di mandato con tutte le difficoltà del momento non giova ad alcun partito. Nel frattempo ProgettiAmo Marsala ha nominato il vice coordinatore, in ragione proprio delle prossime amministrative. Si tratta di Francesco Peloso. Per Paolo Ruggieri “il Movimento intende essere parte attiva nella prossima competizione elettorale e sta già predisponendo una bozza di programma, grazie al lavoro delle Commissioni tematiche ed anche alle varie proposte che pervengono da Cittadini interessati al buon governo della nostra Marsala”.