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04/06/2025 20:55:00

  Regione Siciliana, via libera alle variazioni di bilancio. Norme per 50 milioni, senza un voto contrario

 In tre ore di seduta, senza nemmeno un voto contrario, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il disegno di legge sulle variazioni di bilancio proposto dal governo Schifani. Una mini-manovra da circa 50 milioni di euro, frutto di un’intesa politica che ha visto maggioranza e opposizione lavorare gomito a gomito, evitando imboscate, voti segreti e colpi di scena.

Cosa prevede la manovra
Il ddl contiene quindici articoli che stanziano risorse per una serie di misure sociali, economiche e ambientali:

  • 5 milioni di euro per il rifinanziamento del reddito di povertà, con un ulteriore milione per estendere il sostegno anche a chi ha ottenuto il punteggio minimo utile (25 punti) ma era rimasto escluso;

  • 15 milioni per i laboratori convenzionati penalizzati dal nuovo tariffario;

  • 4 milioni per un fondo di rotazione per la progettazione negli enti locali;

  • Oltre 9 milioni per impianti di rifiuti;

  • 10 milioni per varie emergenze;

  • 1 milione nel 2025 per l’abbattimento delle addizionali comunali sui voli negli aeroporti minori come Trapani Birgi, Lampedusa, Pantelleria e Comiso;

  • Aumentata a 50.000 euro annui la borsa di studio dedicata a Sara Campanella, vittima di femminicidio.

È stata invece stralciata – su richiesta dell’opposizione – la norma da 8 milioni per incentivare le imprese colpite dai dazi USA, giudicata inefficace.

Un’aula compatta: nessun emendamento, nessun voto segreto
Il voto è stato rapido e compatto. L’opposizione non ha chiesto alcun voto segreto né presentato emendamenti, seguendo una linea di responsabilità istituzionale. «Abbiamo lavorato con spirito costruttivo», ha sottolineato il capogruppo della Lega Salvo Geraci. «La presenza del presidente Schifani in Aula ha favorito un dialogo efficace».

Le reazioni della maggioranza
Entusiasta il presidente Renato Schifani: «È una prova di compattezza del governo e della sua capacità di ascolto. Anche grazie all’opposizione abbiamo migliorato il testo. Ora ci prepariamo alla manovra di luglio per reperire nuove risorse per le fasce più fragili».

Il forzista Stefano Pellegrino ha messo l’accento sull’impatto diretto del ddl: «L’abolizione dell’addizionale comunale per gli aeroporti minori, tra cui Trapani Birgi, è un volano per lo sviluppo turistico. E rafforziamo anche i laboratori di analisi, centrali per la medicina preventiva».

La vicepresidente dell’Ars, Luisa Lantieri, insieme al deputato Riccardo Gennuso, ha definito la manovra «una risposta concreta ai bisogni delle comunità e alle fragilità sociali».

Le rivendicazioni dell’opposizione
Anche le minoranze rivendicano i risultati ottenuti. Il Pd, con Michele Catanzaro, ha ricordato lo stanziamento del milione aggiuntivo per i poveri sotto i 5.000 euro di Isee: «Un nostro emendamento ha fatto la differenza». Dario Safina, sempre del Pd, ha accolto con favore l’intervento sul sistema aeroportuale: «È il riconoscimento di una proposta che avevamo fatto con lo stralcio 738».

Il M5S, con Antonio De Luca, ha invece celebrato il ritiro della norma sui dazi: «Era una norma-bluff. Così abbiamo ottenuto 5 milioni per i Consorzi di bonifica di Agrigento e Ragusa per il pagamento degli stipendi arretrati». Tuttavia, ha criticato l’assenza di misure strutturali su agricoltura, crisi idrica e laboratori di analisi: «Ennesima legge inadeguata, ma abbiamo evitato il peggio».

Prossima tappa: la manovra di luglio
Con il clima parlamentare disteso, l’Ars guarda ora alla finanziaria estiva. Schifani promette: «Lavoreremo per rafforzare i servizi, sostenere l’economia e ampliare i fondi per le fasce fragili. Siamo un governo coeso, determinato e responsabile. I fatti lo dimostrano».