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07/06/2025 10:05:00

Lesioni e maltrattamenti: "il fatto non sussiste", assolto ristoratore di Alcamo

È stato assolto con formula piena perché «il fatto non sussiste» F.A., un ristoratore di Alcamo, finito sotto processo con l'accusa di maltrattamenti e lesioni nei confronti dell’ex compagna e della figlia minorenne di lei.

Il procedimento giudiziario nasce da una querela presentata dalla donna nel maggio dello scorso anno. Secondo la versione accusatoria, l’uomo avrebbe aggredito ripetutamente l’ex compagna, insultandola e picchiandola, e avrebbe anche preso di mira fisicamente la figlia. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a quattro anni e due mesi di reclusione.

Ma nel corso del dibattimento, gli avvocati Giuseppe e Dario Mannina  con la consulenza di Marina Gubinelli,  sono riusciti a smontare l’impianto accusatorio. Una perizia informatica ha infatti dimostrato che a tenere comportamenti aggressivi e calunniosi, per motivi di gelosia, sarebbe stata proprio la donna.

Il collegio giudicante, preso atto delle risultanze probatorie, ha disposto l’immediata revoca delle misure cautelari a carico dell’imputato e ha inviato gli atti in Procura per valutare la posizione della donna e della figlia. Per loro, ora, potrebbe profilarsi un procedimento per calunnia. I legali di F.A. hanno anche annunciato l’intenzione di chiedere un risarcimento danni da 200 mila euro.

Una vicenda, quella al vaglio del Tribunale, che rientra nel cosiddetto "codice rosso", ma che alla prova del dibattimento si è rivelata, secondo la sentenza, un caso di vendetta dettata dalla gelosia.