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08/06/2025 06:00:00

Il congresso di Fratelli d'Italia a Marsala: tra appelli all'unità del centrodestra e le critiche alla giunta Grillo

 Si è tenuto ieri mattina il congresso comunale di Fratelli d’Italia a Marsala, che ha visto riconfermato alla guida del circolo Michele De Bonis.
Presenti il presidente provinciale e il vice, Maurizio Miceli e Paolo Torrente, il deputato regionale Beppe Bica, il senatore Raoul Russo, i dirigenti Nicola Catania, Livio Marrocco, Giampaolo Caruso, i rappresentanti di Gioventù Nazionale Jacopo Triscari per il provinciale e Giuseppe Ferrara per il cittadino.
Ampia rappresentanza dei politici di centrodestra, i consiglieri comunali Pino Ferrandelli, Nicola Fici, Paolo Ruggieri per ProgettiAmo Marsala, la coordinatrice comunale di Forza Italia Elia Martinico, il consigliere provinciale Walter Alagna, e poi ancora Michele Gandolfo, Martino Morsello, l’imprenditore Leonardo Curatolo.
I saluti istituzionali sono stati portati dal sindaco di Marsala Massimo Grillo e dal presidente del consiglio Enzo Sturiano. Il congresso è stato molto partecipato e ampia è stata la discussione, introdotta dai consiglieri comunali Lele Pugliese, Giancarlo Bonomo, e dall’assessora Giusy Piccione.

Le parole di Grillo
Il sindaco, che era ad un passo dall’ingresso in FdI, ha ricordato che il partito gli è stato vicino fin dalla sua elezione: “Questo è un momento straordinario per il partito, auguro a tutti voi di creare un confronto costruttivo per la linea politica della provincia. Esprimo apprezzamento per il lavoro che a livello internazionale sta facendo la Premier, c’è finalmente autorevolezza per l’Italia. Nel contesto europeo ha dimostrato coerenza. Questa è occasione di riflessione anche per la politica del centrodestra in tutta la provincia di Trapani. Ho trovato difficoltà all’interno dei partiti, torniamo alle regole così da avere interlocutori certi, che spesso rappresentano se stessi. Superando le divisioni interne si può lavorare serenamente”. Grillo ha chiesto ai partiti un impegno morale “che va oltre le legittime ambizioni di campagna elettorale del singolo. Impegno programmatico, a Marsala abbiamo cantieri aperti per 110 milioni di euro. Fratelli d’Italia è sempre stata coerente, la scommessa è ricomporre. Fare squadra ma con un metodo, che è quello che è mancato. Do la mia disponibilità ad un dialogo, vista anche la disponibilità di una parte di Forza Italia. In tutto ciò serve l’apporto delle liste civiche”. Alle parole del sindaco ha fatto eco Enzo Sturiano, che ha chiesto al centrodestra unità e compattezza.

 

Gli interventi degli invitati
Walter Alagna, vice coordinatore provinciale della Dc, non nega che il momento è particolare ma che “La classe dirigente è determinante per lo sviluppo del territorio. Ci sono stati evidenti episodi elettorali che hanno dato un segnale chiaro. È tempo di assunzioni di responsabilità qui ci vuole una classe dirigente leale”. A ribadire le ragioni di una Forza Italia in opposizione è stata Elia Martinico, coordinatrice cittadina del partito, per la consigliera non ci sono le condizioni per una continuità di Grillo ma solo alla costruzione di una alternativa. Stesso tono e orientamento per Michele Gandolfo, che di Grillo è stato assessore: “Oggi lavoriamo all’alternativa, auspicando il superamento degli steccati politici”. Anche Paolo Ruggieri, in giunta con Grillo con il ruolo di vicesindaco, ha ribadito alla platea di lavorare all’alternativa ma con un chiaro segnale: “La città non ha bisogno di maschere ma di volti certi”.
Leonardo Curatolo, imprenditore, ha portato il saluto ricordando che il partito deve restare unito come anche la coalizione: “Preservare i valori di appartenenza e autenticità è fondamentale, è così anche che va preparata la strada per le amministrative del 2026”.

La Mozione De Bonis
Lo ha detto chiaro: la politica si fa non considerando cosa questa può dare ai singoli ma cosa il singolo può dare alla politica. Ha accettato di tornare alla guida del partito perché c’è stata una sintesi che gli consente di rappresentarlo e di parlare a nome dello stesso. Fratelli d’Italia non esce dalla giunta nonostante le criticità: “Pur senza intaccare il nostro spirito di collaborazione, hanno finito per generare fratture e rallentamenti nel cammino comune. Un cammino che va ricomposto e rilanciato con determinazione, perché l’obiettivo comune deve restare quello di offrire alla città un governo all’altezza delle sue sfide. A questo si aggiungono molteplici e oggettive difficoltà amministrative, che non possono essere più ignorate e sottaciute. Solo un centrodestra unito, forte e ben coordinato può oggi affrontare queste criticità, rilanciare la programmazione e restituire slancio all’azione amministrativa. In assenza di una visione politica chiara, coerente e condivisa, ogni sforzo rischia di perdersi nella frammentazione”.


Infine viene dato un compito al sindaco: Fratelli d’Italia c’è ma “solo ed esclusivamente per un progetto politico chiaramente collocato nell’ambito dell’intero centrodestra”, chiede dunque un confronto politico sincero e risolutivo tra tutte le forze che si riconoscono nel centrodestra.

Gioventù Nazionale, giovane e idee chiare
Jacopo Triscari per il provinciale e Giuseppe Ferrara per il cittadino hanno evidenziato la necessità di un partito che sia ancorato ai valori del centrodestra senza mai rinnegare il percorso del partito ma con l’orgoglio di rappresentarlo. Giovani, con le idee chiare, e con la capacità di tracciare la linea politica, promettendo di fare la loro parte alle amministrative future.

Pugliese-Bonomo-Piccione: la voce critica
I due consiglieri e l’assessora hanno tracciato una linea chiara. Per Pugliese o si ricompatta il centrodestra o mette in discussione la propria ricandidatura: “Ho sempre lavorato per il bene della città e questa situazione, con un centrodestra fratturato, mette in imbarazzo tutti e non ci fa lavorare serenamente. Dello stesso avviso Bonomo: “La città ha bisogno, ora più che mai, di un'amministrazione che ascolti, che sia presente, che sia capace di dare risposte concrete. Non bastano i proclami, servono risultati. E questi risultati, purtroppo, quelli attesi, non sono arrivati, nonostante l'impegno e la determinazione di Fratelli d'Italia. È un dato di fatto. Fratelli d'Italia è rimasto l'unico vero presidio del centrodestra all'interno della giunta comunale. Siamo gli unici ad aver mantenuto la barra dritta. Gli unici ad aver detto no ai compromessi politici che svuotano di senso l'azione amministrativa”.
E poi l’affondo: “Siamo in giunta, ma lo siamo con uno spirito di servizio e non con poteri pieni. Ritengo che, attraverso i nostri assessori, stiamo facendo un ottimo lavoro, che vogliamo rivendicare con orgoglio. Ma, ed è bene chiarirlo, il loro è un lavoro in solitaria. Purtroppo, manca del tutto la collaborazione da parte degli altri assessori o del sindaco, che spesso operano in maniera autonoma, senza confronto, senza visione comune. Questo isolamento penalizza anche i migliori sforzi, e dimostra quanto questo modello amministrativo sia fragile, autoreferenziale, chiuso”.
A seguire Giusy Piccione ha elencato il lavoro svolto nelle Politiche sociali ma ribadendo che c’è scollamento all’interno della giunta: “In questi mesi abbiamo assistito a un modo di governare sempre più chiuso e autoreferenziale, che ha isolato le forze politiche piuttosto che creare sinergie produttive. L’amministrazione Grillo ha scelto di procedere senza un reale confronto, escludendo ogni tentativo di concertazione e condivisione.Le decisioni vengono spesso prese in modo unilaterale, senza ascolto, senza costruire percorsi comuni. Questo ha prodotto un’azione amministrativa frammentata, settoriale, dove ogni assessorato lavora per conto proprio, con idee che raramente si incontrano e spesso si contraddicono. Manca una visione integrata, manca la circolarità tra gli ambiti, manca il supporto reciproco che dovrebbe rendere più forte ed efficace l’azione pubblica. Un decisionismo isolato che ha impoverito il lavoro comune creando muori piuttosto che ponti di dialogo”.


 

Miceli-Torrente-Marrocco: da Marsala l’unità del centrodestra per vincere.
Il presidente Miceli ha ribadito che il momento è cruciale: “Va stabilita una rotta fin da ora. Gli occhi di tutta Italia sono puntati su Marsala. Ci sono investimenti infrastrutturali importantissimi, la nostra provincia sta cominciando ad essere centrale”.
Per Torrente Marsala sta cambiando volto, i cantieri aperti ne sono testimonianza. Sull’unità del centrodestra tolto qualche sassolino: “Il problema non è Fratelli d’Italia ma sono gli altri del centrodestra”, il riferimento è alle provinciali scorse dove pezzi di altri partiti hanno votato il candidato presidente non di centrodestra.
Marrocco rilancia: “Marsala non è una città qualunque, qui la classe dirigente sceglie un percorso che poi noi dobbiamo fare nostro al più presto possibile”.